"U picciutteddu" e altri 3 boss in carcere più a lungo - Live Sicilia

“U picciutteddu” e altri 3 boss in carcere più a lungo

Definitive le condanne per droga

PALERMO – Per quattro boss le condanne per droga diventano definitive. Nino Rotolo, Gianni Nicchi, Carmelo Cancemi e Salvatore Sorrentino dovranno scontare 7 anni e 4 mesi di carcere

Era un residuo del blitz Gotha del 2006. Alla richiesta di archiviazione seguì l’imputazione coatta. Allora in manette finirono decine e decine di boss, poi condannati a due secoli di carcere. Era la mafia disegnata da Bernardo Provenzano.

La Cassazione ha reso definitive dopo 16 anni le condanne che in primo grado erano state ancor più pesanti.
In appello arrivarono degli sconti di pena perché cadde l’ipotesi dell’associazione.

I poliziotti avevano riempito di microspie il box di Rotolo, padrino ergastolano di Pagliarelli, che scontava il fine pena mai nella sua villa per motivi di salute.

Era Nicchi, che di Rotolo era il figlioccio prediletto, a spiegare che “c’era la possibilità di mandarti 5, 10 chili e cominciamo a lavorare, ti mandiamo i picciotti, ci sono 36 mila euro”.

Se per Rotolo, condannato al carcere a vita, la nuova condanna non cambia le sorti giudiziarie, diverso è il caso degli altri imputati.

Nicchi sta scontando una condanna definitiva per mafia a vent’anni a cui va aggiunta la nuova pena. Stessa cosa per Cancemi e Sorrentino. Quest’ultimo, soprannominato ” lo studentino”, dopo aver scontato una condanna è tornato in carcere nel 2018 con l’accusa di avere fatto parte della riorganizzazione di Cosa Nostra. Era il braccio destro dell’anziano capomafia di pagliarelli Settimo Mineo, ed è stato condannato in primo grado a 12 anni e otto mesi.


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