07 Maggio 2013, 11:02
2 min di lettura
NISCEMI (CALTANISSETTA) – Matrimonio in Comune e ‘festa’ in… commissariato. È accaduto a Niscemi, cittadina della provincia di Caltanissetta, dove un giovane sposo di 28 anni, insieme con il suo testimone di 24, è finito dritto in commissariato, dopo essersi sposato con rito civile, perché sorpreso ubriaco al volante dopo aver fatto ‘irruzione’ nell’area pedonale di piazza Vittorio Emanuele, creando il panico tra i pedoni con il rischio di investirli. Niente riso e flash, sorrisi e fotografi, ma soltanto un tradizionale brindisi con qualche bottiglia di troppo. Sposo e testimone, infatti, sfuggiti all’occhio della sposa e della fidanzata (testimone di lei), hanno iniziato a tracannare alcool non rendendosi conto di avere alzato un po’ troppo il gomito. E così, come un forsennato E.C., con in braccio un bambino e in compagnia del suo testimone, C. P., a bordo della sua Fiat Punto, ha iniziato a girovagare nella piazza seminando il panico tra chi in quel momento passeggiava ed era intento ad osservare le vetrine dei negozi che insistono nell’area pedonale.
Manovre assurde ed insensate, come se a guidare fosse un bambino, che non sono passate inosservate agli agenti di polizia, in zona per servizi di controllo ordinario, che dopo non pochi tentativi sono riusciti a bloccare l’auto. Non ci hanno messo tanto i poliziotti a capire che il conducente e il suo amico avevano bevuto. I due infatti hanno iniziato ad inveire contro gli agenti etichettandoli come ‘mafiosi’ e minacciandoli con frasi ingiuriose di lasciarli in pace. Ad accorgersi di quanto stesse accadendo in piazza anche la sposina, che insieme con la testimone, poco distante nei pressi del Comune, si è precipitata in piazza nel tentativo inutile di calmare gli animi che si erano già fatti incandescenti tra lo sposo e il testimone da un lato e i poliziotti, intanto raggiunti da altri colleghi, dall’altro.
Caricati così sulla volante, i due sono finiti in commissariato, dove lo sposo ha inscenato un malessere fisico suscitando l’ira della sposa che, infastidita, offesa ed irritata dal suo atteggiamento, gli ha mollato due ceffoni invitandolo ad interrompere la patetica messa in scena. Accompagnato in ospedale, il novello sposo ha rifiutato di sottoporsi a visita medica da parte dei sanitari contro i quali ha continuato ad inveire con offese e minacce. Sposo e testimone sono stati entrambi denunciati con l’accusa di resistenza, violenza, minaccia ed oltraggio a pubblico ufficiale. Per lo sposo, in più, una multa per violazioni al codice della strada. Chissà se il matrimonio durerà!
Pubblicato il
07 Maggio 2013, 11:02