01 Febbraio 2022, 14:56
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Una giornata di pioggia a Raffadali, in provincia di Agrigento. Quasi come se si volesse lavare il sangue che stamattina ha macchiato le strade della cittadina agrigentina. Gabriele Rampello è stato ammazzato dal padre Gaetano.
Ha sparato, tutto il caricatore, della pistola d’ordinanza. Il 57enne, fermato per omicidio, è un assistente capo coordinatore della polizia di Stato in servizio al decimo reparto Mobile di Catania. Fino a ieri era negli uffici di Corso Italia, oggi invece era il suo giorno di riposo. I militari, dopo aver visionato i nastri delle telecamere installate nei dintorni di piazza Progresso, hanno cercato immediatamente il poliziotto. E lo hanno localizzato e fermato davanti alla pensilina di un autobus. Lui era solito spostarsi in pullman, raramente in auto.
Un cellulare ha immortalato alcuni momenti del fermo: Rampello senior è seduto sulla panchina, con un berretto e gli occhiali da sole circondato dai carabinieri che indossano i giubbotti antiproiettile. Poco dopo gli investigatori lo porteranno in caserma, dove confesserà tutto. Dietro l’omicidio ci sarebbe un dramma familiare.
A Catania i colleghi sono tutti increduli. Un gesto imprevedibile. Il 57enne era in servizio al decimo reparto Mobile di Catania ormai da molto tempo. Si occupava di ordine pubblico, sia per lo stadio che i centri d’accoglienza.Tra due anni Rampello sarebbe andato in pensione.
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01 Febbraio 2022, 14:56
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