18 Marzo 2022, 15:56
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MOSCA (RUSSIA) – Tra bandiere e inni Vladimir Putin ha iniziato il suo intervento per l’ottavo anniversario dell’annessione della Crimea, in un affollatissimo stadio a Mosca che lo ha accolto con una ovazione. “Abbiamo risollevato la Crimea dal degrado e dall’abbandono, dalle condizioni pessime in cui versavano”, ha affermato il presidente russo intervenendo allo stadio Luzhniki di Mosca. “Abbiamo fatto risorgere questi territori e sappiamo esattamente cosa fare adesso, come, e a spese di chi, attueremo tutti i nostri piani”.
Putin ha poi continuato: “Sono gli abitanti della Crimea che hanno fatto la scelta giusta, hanno messo un ostacolo al nazionalismo e al nazismo, che continua ad esserci nel Donbass, con operazioni punitive di quella popolazione. Sono stati vittime di attacchi aerei ed è questo che noi chiamiamo genocidio. Evitarlo è l’obiettivo della nostra operazione militare” in Ucraina ha detto Vladimir Putin.
Tra la folla anche molte persone con la lettera ‘Z’, divenuta simbolo dell’invasione disegnata sulle giacche. Giaccone blu, golf a collo alto crema, il presidente russo è stato a lungo acclamato al termine del suo breve discorso. Dietro di lui un coro ha iniziato a cantare tra gli applausi e i fuochi di artificio. L’immagine che Mosca ha voluto rimandare è stata quella di un Paese felice e orgoglioso dell’operazione in corso.
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18 Marzo 2022, 15:56