21 Febbraio 2013, 21:56
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“Crocetta, la Rivoluzione è già iniziata”.
Mai slogan fu più appropriato e il nostro Governatore è stato di parola, la rivoluzione alla quale si riferiva era quelli degli uffici della Regione ….ma non aveva previsto che: ……
Sono un ingegnere di Palermo, libero professionista, opero nel pubblico. Ieri mattina, accompagnata da imprenditori del nord, mi sono recata, e purtroppo non lo facevo da un paio i mesi, presso gli uffici dell’Ass.to Territorio e Ambiente per chiedere una autorizzazione. Trattasi di una infrastruttura cantierabile, approvata ed inserita in un programma di interventi atti a risolvere una emergenza a Palermo. Al mio arrivo in portineria, trovo i soliti commessi, sempre molto ossequiosi, ed ignara mi reco al piano per incontrare il dottor “y”.
Nei corridoi la più totale desolazione, le porte dei funzionari chiuse a chiave, nessuna anima a cui chiedere dove andare. Finalmente in questo clima di coprifuoco, riesco ad intravedere il mio interlocutore che gentilmente ci fa accomodare presso la sua stanza. Comincio ad accennare alla nostra esigenza, ma vengo subito bloccata dalle sue parole: ‘Caro ingegnere, anche volendo, non potrei aiutarla in tempi brevi o compatibili con la sua necessità, il Presidente Crocetta ha revocato tutte le deleghe, mi ha tolto 50 risorse, tra cui tutti gli istruttori, e quindi oltre a non avere il personale non abbiamo neanche i dati perchè non possiamo accedere ai computers. Le aggiungo che questo clima non si calmerà a breve in quanto il presidente è convinto che tali risorse sono superflue e che non rientreranno i questi uffici’.
E quindi? Nessuna risposta! Ma questo è quello che sta succedendo in tutti gli assessorati. Me ne vado sdegnata e demoralizzata pensando: questa è la vera rivoluzione che Crocetta sbandierava nel suo slogan, avere stravolto gli uffici della Regione facendo delle rotazioni isteriche che hanno privato le strutture dalla memoria storica e dalla valenza di funzionari che da venti anni prestavano la loro professionalità? L’esperienza non si improvvisa ed il rinnovamento è quasi sempre uno strumento che indebolisce e rallenta il funzionamento di una struttura. Sì, nessuno è perfetto e magari qualcuno può avere commesso degli errori, ma vorrei trovare una sola valida motivazione che ha potuto spingere questo “esperto della macchina burocratica” ad utilizzare tali strategie, paralizzando un sistema così strutturato in un momento in cui invece che osteggiare la realizzazione delle infrastrutture bisognerebbe creare le condizioni per accelerarne l’iter burocratico.
Ma lui non può capire, un ex sindaco, pensa di gestire la grande famiglia della Regione come il suo Comune. I funzionari della Regione trattati come dei bussolotti! E poi godere nel bloccare le grandi gare, ma a che pro? Caro presidente, io metterò al protocollo ugualmente la mia istanza, e mi atterrò scrupolosamente alla tempistica di legge. E se nessuno mi risponderà,potrò dire che sei stato di parola!
Giovanna Picone
Pubblicato il
21 Febbraio 2013, 21:56