16 Gennaio 2014, 13:30
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CATANIA – Questa finanziaria sembrava aver passato gli esami, ma almeno per la Uil il voto è una sonora insufficienza. E sul tema forestali, in particolare, l’eco da Catania è di bocciatura su tutta la linea. Nino Marino, segretario Uila utilizza parole di fuoco per il documento di programmazione finanziaria della Regione che l’assessore Bianchi tanto elogia. “Questa finanziaria non ci piace perchè di fatto sopporta i forestali, noi non vogliamo un lavoro di sopportazione” – ironizza Marino, che dalla critica passa subito alla proposta: “Dobbiamo sostituire alla sopportazione un lavoro di valorizzazione dei forestali. Noi pensiamo che dentro il bosco bisogna essere produttivi: manca una totale programmazione che il Governo non può addossare ai lavoratori”.
La Uila in questi mesi non è stata a guardare; aveva presentato una piattaforma per “l’utilizzo produttivo di questi lavoratori”. Marino spiega i contenuti del documento preparato che in sintesi si muove su due direttrici: dentro il bosco (attraverso l’attivazione di nuove competenze) e fuori dal bosco. Il sindacalista non si nasconde dietro un dito. “La Sicilia è il letamaio d’Europa. Il verde, le autostrade, le strade provinciali hanno bisogno di grande manutenzione e i forestali potrebbero essere impiegati mediante una stabilizzazione graduale. La nostra proposta parte dal presupposto che più si lavora più si risparmia. Impieghiamo delle risorse che già ci sono: gli appalti milionari sono più un’esigenza che un obbligo, utilizziamo una manodopera che può essere preziosa e utile”. E poi l’affondo finale: “Si vogliono risparmiare 20 milioni di euro per il trasporto con il rimborso benzina e poi sperperiamo centinaia di milioni di euro per la gestione del verde pubblico quando la Siclia è veramente la pattumiera d’Europa”.
La Uil, dunque, fa il punto dopo l’approvazione della finanziaria e il nodo forestali resta al centro dell’analisi del sindacato. Il giudizio è che la programmazione politica regionale non dia stimoli all’economia. Oggi a Catania si è riunita la segreteria Uil con uno dei punti all’ordine del giorno “Valorizzare il lavoro, non tagliare l’occupazione. Dalla Risorsa-Forestali agli altri casi di opportunità negate a Catania e in Sicilia”.
Il giudizio del segretario provinciale Angelo Mattone è astramente critico. Pollice verso per una finanziaria che “secondo me – dice – tende a salvaguardare i privilegi della politica e dei politici, non ha una seria riorganizzazione della burocrazia che di fatto rappresenta un gravissimo handicap per lo sviluppo della Sicilia e in questo modo non affronta i problemi reali che riguardano sia la formazione, la scuola e i forestali. Senza un riordino di questi tre settori sarà impossibile continuare a dare occupazione. Senza l’utilizzo – afferma Mattone – di somme di denaro che oggi sono destinate alla politica sarà impossibile finanziare l’economia”.
Mattone non rimane indifferenze al terremoto giudiziario che ha investito l’Ars. L’inchiesta sulle spese che conta nel registro oltre 80 deputati della scorsa legislatura. “Quello che sta succedendo all’Ars – dice Mattone – è un’offesa e uno scandalo per chi non arriva a fine mese. Non è possibile sprecare i soldi in questa maniera e non è possibile che tanti giovani e tante donne rimangano disoccupati. Dietro a tutto questo c’è un sistema che non funziona, non funziona il sistema di finanziamento dei partiti, quello che riguarda i gruppi parlamentari all’ars. Secondo me Crocetta farebbe bene a occuparsi anzichè dell’ideologia delle cose concrete che riguardano proprio gli sprechi dell’Ars”.
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16 Gennaio 2014, 13:30