11 Maggio 2022, 17:52
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PALERMO – “I 200 euro (stanziati dal Governo Draghi nel Decreto Aiuti ed erogati una tantum, a pensionati, lavoratori dipendenti e autonomi che percepiscono un reddito annuo fino a 35 mila euro lordi, ndr) rappresentano una boccata di ossigeno per le tasche di pensionati e lavoratori. Questa è la strada giusta ma ciò non basta”. Ad affermarlo è il segretario generale della Uil Pensionati nazionale Carmelo Barbagallo, nel corso del nono congresso dal tema ‘I giovani corrono veloce. Gli anziani conoscono la strada. Insieme raggiungono prima la meta’ della Uil Pensionati Sicilia e Area Vasta che si è tenuto nei locali dell’Hotel NH al Foro Italico.
“Il Governo – sottolinea Barbagallo – si deve rendere conto che, dopo avere dato soldi alle imprese (anche se in piena pandemia comunicavano al lavoratore il suo licenziamento anche solo attraverso un sms) bisogna pensare ai lavoratori e ai pensionati”.
Il cambio di consumi e la sanità
“Da anni è cambiata la tipologia di consumi – spiega Barbagallo – Oggi si vendono più pannoloni e meno pannolini. È necessario rivedere il sistema economico e quello sanitario sanitario. I lavori socialmente utili non devono essere svolti dai giovani, costringendoli così alla precarietà, ma dai pensionati, dando l’opportunità a questi ultimi di integrare la propria pensione. Inoltre – ha continuato il segretario della Uil Pesionati – , le persone anziane e bisognose di cure vanno curate nei pressi delle proprie abitazioni attraverso la medicina di prossimità. La legge sulla non autosufficienza proposta della senatrice Turco deve essere ancora discussa e approvata dalla Camera dei Deputati e dal Senato. E noi saremmo un Paese civile?”
Potere economico ai pensionati
“Bisogna dare potere d’acquisto ai pensionati – incalza Barbagallo -, attraverso le quattordicesime e l’abbassamento delle tasse. La media europea di tassazione si aggira attorno al 9. In Italia siamo al Il 22,5%”.
Digitalizzazione
“I giovani – conclude Barbagallo – devono essere le guide degli anziani verso la digitalizzazione La globalizzazione non possiamo gestirla, la transizione tecnologica e generazionale sì”.
Rivedere il sistema pensionistico
“Chiediamo da anni – spiega il segretario generale della Uil Pensionati Sicilia Claudio Barone – una vera riforma del sistema pensionistico. A 67 anni un operaio non può lavorare ancora sopra un pontile. La nostra sigla sindacale si sta battendo, affinché non si ripeta la promulgazione di un’altra Legge Fornero. Ognuno deve andare in pensione in base alla propria storia e alla propria mansione – sottolinea Barone – e bisogna trovare al più presto le risorse necessarie affinché questo diventi realtà. È impensabile che un Paese con una delle pressioni fiscali di Europa (oltre il 50%) non riesca a trovare le risorse necessarie per le fasce più deboli”.
“Abbiamo il sistema pensionistico più caro d’Europa. Qualche anno fa, attraverso una commissione d’inchiesta, abbiamo riscontrato delle anomalie. In molti casi i prelievi contributivi degli operai – conclude Barone – hanno finanziato le pensioni dei dirigenti”.
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11 Maggio 2022, 17:52