02 Giugno 2016, 17:04
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CATANIA – “Ai catanesi serve più Sanità, anche solo per compensare le politiche al ribasso di questi anni. Non possiamo accettare, quindi, che siano messi in concorrenza i Pronto Soccorso di Policlinico e San Marco. Sollecitiamo che entrambi siano aperti e funzionanti al più presto, perchè entrambi risultano indispensabili in un territorio così vasto e densamente popolato”. Lo affermano Fortunato Parisi, segretario generale della Uil di Catania e segretario regionale della Uil Medici, e Stefano Passarello, segretario provinciale della Uil Fpl, che aggiungono: “Questo non è un gioco a somma zero, in cui si impone che uno sparisca perché l’altro esista. Rivendichiamo ancora una volta il completamento dei lavori al San Marco, perché quella città nella città che è Librino è rimasta troppo a lungo senza ospedale. E perché siamo stanchi di incompiute! Nello stesso tempo, però, ribadiamo le nostre critiche alla chiusura del Vittorio Emanuele, che priverà di un punto di riferimento vitale gli abitanti del centro così come gli operatori economici e i turisti. Nella consapevolezza che il Garibaldi non potrà sopportare un carico di lavoro doppio rispetto al presente, bisogna allora augurarsi che la creazione del Pronto Soccorso al Policlinico, peraltro già in fase avanzata, limiti l’impatto negativo dell’inopinato “stop” imposto al Vittorio. E che la rapida conclusione del San Marco colmi un vuoto, assicurando valore aggiunto all’esercizio effettivo del diritto alla salute”. I segretari di Uil e Uil Fpl affermano ancora: “Abbiamo bisogno di Policlinico e San Marco. Non di Policlinico o San Marco. Soprattutto, però, avvertiamo la necessità di chiarezza e certezze su un tema così delicato. Per questo, proponiamo una conferenza di servizi che riunisca l’assessore regionale alla Salute e il sindaco di Catania insieme con i direttori generali delle aziende ospedaliere. Ancor meglio, se in questa iniziativa fosse coinvolta pure l’Assemblea Siciliana con la commissione competente”. “Alle istituzioni politiche, comunque, non chiediamo soluzioni di facciata, né strutture-fantasma − concludono Fortunato Parisi e Stefano Passarello − La conferenza dei servizi, dunque, dovrà anche rispondere alle domande sulle carenze di organico nei reparti ospedalieri e sull’urgente necessità di concorsi, poiché i buchi nella Sanità catanesi sono uno scandalo che Uil e Uil Fpl denunciano da anni nella colpevole indifferenza di molti. Non è cambiato nulla rispetto alla situazione evidenziata nelle scorse settimane da questa organizzazione. Per ammissione dello stesso Assessorato regionale, infatti, i posti vacanti al 30 aprile di quest’anno sono 280 per il personale medico e 577 per i paramedici nell’Azienda sanitaria provinciale, 78 e 191 al Cannizzaro, 99 e 257 al Garibaldi, 132 e 351 al Policlinico-Vittorio Emanuele. In totale, ben 1965 figure essenziali per garantire ai cittadini il diritto alla Salute e assicurare condizioni ottimali di prestazione ai lavoratori della Sanità. Già oggi dobbiamo fare i conti con troppe lacune. Non possiamo permettercene altre”.
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02 Giugno 2016, 17:04