20 Novembre 2015, 19:29
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CATANIA. Non si fermano le mobilitazioni dopo i terribili fatti di Parigi. La pesante tristezza delle morti dell’attentato terroristico hanno sconvolto il mondo e l’Italia piange la sua Valeria Solesin. Nel corso di questi sette giorni sono state tante le iniziative intraprese dai cittadini, dalle associazioni, dalle istituzioni e dalle organizzazioni sindacali, nel segno della solidarietà senza alcuna distinzione di religione, di razza o di colore politico. La Uil quest’oggi ha tenuto la riunione del coordinamento femminile in vista della giornata nazionale contro la violenza della donne del prossimo 25 novembre.
“A distanza di otto giorni dai terribili fatti di Parigi, siamo ancora tutti affranti. – ha detto il segretario provinciale Fortunato Parisi – Valeria era un’italiana, morta tragicamente a Parigi, ma era anche una donna in gamba, impegnata nel lavoro e nel sociale. Rappresenta un modello femminile che accomuna molte donne”. La Uil durante questa settimana ha esposto negli uffici e sui balconi della sede provinciale i manifesti con la foto di Valeria e la scritta: “Dedicato a Valeria. La Uil di Catania contro ogni violenza sulle donne”. “E’ il modo scelto dall’organizzazione – prosegue – sindacale etnea, per ricordare a tutti i cittadini che il 25 novembre sarà la giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Abbiamo deciso in questa occasione di non organizzare alcun cerimoniale, ma utilizzeremo questa giornata per fare qualcosa di concreto. Da domenica sarà finalmente attivo il numero verde dedicato alle donne vittime di violenze, stalking e maltrattamenti”. Il numero verde è il 800913104.
La riunione del coordinamento provinciale di quest’oggi è stata occasione per inaugurare ufficialmente lo “Sportello d’ascolto e di sostegno psicologico”, un progetto che la Uil aveva già annunciato l’anno scorso. “Vogliamo aprire una porta a tutte le vittime di maltrattamenti e violenze” – ha continuato Parisi. Tramite il numero verde dell Uil sarà possibile concordare un appuntamento con la psicologa Cristina La Rosa, la quale nel corso della riunione di questo pomeriggio ha presentato alle tante donne presenti i servizi offerti dallo sportello: incontri, confronti e anche la realizzazione di un corso di difesa. “Vogliamo creare – ha spiegato la psicologa – uno spazio aperto alle persone che sentono di vivere una prepotenza. Un momento che serva a scaricare la tensione e le paure, che faccia chiarezza tra fatti e sentire. Una risposta ai dubbi, un percorso fuori dalla solitudine e dalla vergogna che prova chi sperimenta una situazione di inferiorità/impotenza. Attraverso l’esperienza di chi ascolta o la solidarietà di altre persone che sono dentro gli stessi vissuti, si può cercare di aiutare la vittima accogliendone i vissuti arginandone le conseguenze. Sullo stalking quanto sul mobbing – ha aggiunto la psicologa – si interviene prima, promuovendo una migliore consapevolezza e modi migliori di comunicare, e durante, raccogliendo sensazioni e timori, riordinandoli e sostenendo chi lo subisce in un percorso che è difficile e sul quale spesso non ha il controllo. Ma anche dopo, quando occorre rimarginare i danni, evitare il diffondersi di meccanismi di difesa che utilizzati ad oltranza potrebbero limitare gli orizzonti di vita e la fiducia in sé e negli altri”.
“Per combattere la banalità del male – conclude il leader della Uil etnea Parisi – servono buone pratiche, a partire proprio da Catania. Nella religione islamica purtroppo la donna è intesa come un essere inferiore all’uomo, per esempio. Lavoro dignitoso, giusta retribuzione senza distinzione di sesso, tutela della maternità e del ruolo femminile in ogni famiglia, pari opportunità sono le rivendicazioni che sosteniamo con il coordinamento donne e la rete di servizi Uil, gli uffici di assistenza legale e le organizzazioni di tutela sindacale”.
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20 Novembre 2015, 19:29