04 Aprile 2013, 13:11
1 min di lettura
PALERMO – Andrà in scena domenica 7 aprile alle ore 16.30, con replica alle 18.30, per la stagione domenicale rivolta alle famiglie, “Ulisse, chi era costui?”, di Icaro Accettella, Danilo Conti e Antonella Piroli, produzione del Teatro degli Accettella di Roma. L’eroe, nella mitologia greca, è sovente un semidio, uomo o donna figlio di una divinità ed una persona mortale; in casi eccezionali può essere anche, come Ulisse, un uomo comune, con coraggio e arguzia decisamente superiori alla norma. Ulisse certamente rappresenta l’uomo moderno: uno straordinario senso pratico e una grande curiosità, uniti al suo incredibile genio, lo rendono capace di risolvere ogni ostacolo con successo. Spesso eroe e mito si intrecciano: l’eroe è accompagnato durante tutto il suo percorso da figure leggendarie e mitologiche. Il ciclope Polifemo, la maga Circe, Eolo Dio dei Venti, le Sirene, la discesa nel regno dei morti, sono solo alcuni momenti del viaggio per mare che Ulisse intraprende per ritornare a Itaca dopo la guerra di Troia.
Ulisse attraversa il mare del tempo, un tempo di natura qualitativa, poco importa se il suo viaggio sia durato 10 anni o 10 secondi, saremo noi posteri a misurare in termini di quantità. “I temi di Ulisse (chi era costui) – spiega Danilo Conti – sono di diversa natura, per suggerirne alcuni: lo sguardo, quello dei soldati greci che spiano da dentro il cavallo, quello di Polifemo, di Ulisse e dei suoi compagni che scrutano l’orizzonte, dei Proci invasi dal terrore per la morte imminente; la sfera, il mondo, l’occhio dall’esterno, il tentativo di rendere perfetto un progetto: il viaggio, verso l’ignoto, ma anche di ritorno a casa; gli oggetti: figure che animano la scena, la loro genesi, la loro funzione, il rapporto con gli attori, con lo spazio scenico, con la musica e la luce”.
Pubblicato il
04 Aprile 2013, 13:11