06 Agosto 2011, 10:23
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Troppi costi, si deve dimagrire. Tra gli 87 e i 90 milioni: ecco i tagli ai costi della politica che la giunta regionale siciliana ha deliberato e che partiranno, progressivamente, da settembre. L’ha annunciato il governatore Raffaele Lombardo, che stamane ha tenuto una conferenza stampa a palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione. Nello specifico: decurtate del 10% le indennità degli assessori, per un ammontare di 300 mila euro; diminuiscono da 21 a 14 i componenti dei gabinetti assessoriali e saranno ridotte del 30% le spese per consulenti, per complessivi 3 milioni di euro. Il taglio alle auto di servizio farà risparmiare 200 mila euro e dal 31 ottobre il loro utilizzo sarà a prenotazioni, tranne che per i componenti dell’esecutivo e per i magistrati della Corte dei Conti e del Consiglio di giustizia amministrativa (Cga) ai quali la Regione offre il servizio. Per i contratti regionali di beni e servizi si provvederà al taglio del cosiddetto ”quinto d’obbligo” mentre il costo degli affitti diminuira’ di 1,5 milioni. In calo anche le voci di rappresentanza e pubbliche relazioni.
Di nuovo anche la creazione dei liberi consorzi dei Comuni, in attuazione dell’articolo 15 dello statuto autonomista, ai quali saranno delegate risorse e personale: ”Non abbiamo abolito le province – ha detto Lombardo – ma abbiamo creato le condizioni perché muoiano da sole”. Per quanto riguarda la formazione professionale, il settore – come preannunciato da Livesicilia – sarà finanziato dal Fondo sociale europeo e il piano formativo avrà durata triennale. In Sicilia la formazione occupa il 43% di tutti gli addetti a livello nazionale, che sono 18 mila, e finora i costi sono gravati interamente sul bilancio regionale.
Tra i provvedimenti adottati dalla giunta, anche lo stop alle nuove assunzioni, “almeno per i prossimi dieci anni, fino a quando il numero del personale non si ridurrà da 20mila a circa 2mila dipendenti”. “Ho parlato con il capo del personale – ha aggiunto Lombardo – e mi ha detto che degli attuali 20mila dipendenti, tra pensioni e quiescenze entro i prossimi 10 anni arriveremo a 2.000-2.700 persone”.
Rispondendo alle parole del segretario nazionale del Pd, Pierluigi Bersani, ieri in Sicilia, Lombardo ha detto: “Prenderemo atto delle decisioni che prenderà la direzione del Partito democratico e teniamo anche nella dovuta considerazione l’idea della integrazione con elementi politici nella giunta tecnica. Argomento che viene ribattuto da tempo e che troverà prima o poi la sua giusta definizione”.
Già ieri, in tarda serata, il deputato Pd Pino Apprendi aveva sollevato nuovamente il tema dei costi della politica evidenziando che ”l’Ars spende 950 mila euro per caffetteria e ristoro e 2,7 milioni per il personale delle segreterie particolari”. Secondo Apprendi, “questi sono i tagli che andrebbero fatti”.
”Noto che l’interesse primario si rivolge all’uso delle auto blu, o delle corsie preferenziali, come fossero la causa principale dei disastri del bilancio della Regione siciliana – aveva aggiunto – La spesa di 950 mila euro per caffetteria e ristoro credo sia un privilegio da cancellare, il parlamentare penso possa permettersi il pasto ed il caffè a spese proprie”. Sui 2,7 milioni per addetti alle segreterie, Apprendi ha affermato: ”E’ possibile si tratti di contratti esterni? Chissà come sono state assunte queste persone”.
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06 Agosto 2011, 10:23