19 Gennaio 2011, 19:39
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La gendarmeria francese è in contatto con i carabinieri del reparto operativo di Palermo per accertare l’identità di due cadaveri trovati, a novembre scorso, in una località non meglio precisata dei Pirenei. I corpi, che sarebbero di padre e figlio come avrebbe stabilito l’esame del dna, sono stati trovati in due tappeti, nascosti a qualche chilometro l’uno dall’altro. I militari italiani dovranno svolgere le indagini per verificare se si tratta degli imprenditori palermitani Antonio e Stefano Maiorana, 47 e 22 anni, padre e figlio scomparsi il 3 agosto 2007. Un altro figlio di Maiorana, e di Rossella Accardo, Marco, si era suicidato a 22 anni, il 6 gennaio 2009 gettandosi dal balcone di casa dei nonni. A segnalare la vicenda agli investigatori è stato un cittadino italiano che si trovava in Francia al momento del ritrovamento dei corpi e che ha ricordato la storia dei due imprenditori.
I volti dei due uomini, uccisi a colpi di pistola, secondo gli inquirenti, sarebbero stati volutamente sfigurati per renderli irriconoscibili. Finora gli investigatori francesi non sono riusciti a dare un nome ai due cadaveri che furono trovati nella provincia di Perpignan, lungo la strada tra Millas e Pezilla La Rivier nei Pirenei orientali. Per accertare se si tratti dei Maiorana verranno comparate le foto degli imprenditori e il dna prelevato da alcuni oggetti personali degli scomparsi. Tra giugno e luglio del 2008 due turisti segnalarono di avere riconosciuto padre e figlio nella discoteca Pascià di Barcellona in Spagna.
Gli investigatori italiani, grazie a una rogatoria internazionale, si sono recati in Spagna, dove hanno interrogato il personale della discoteca: ma la pista non portò a nulla. Dopo anni di indagini la Procura, nei mesi scorsi, ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta per sequestro di persona e omicidio aperta dopo la scomparsa e rimasta sempre a carico di ignoti. I carabinieri hanno scandagliato tutte le piste: da quella mafiosa, in qualche modo smentita dai pentiti, a quella che vede, dietro la vicenda, gli affari dei due costruttori. L’auto dei Maiorana, una Smart, venne ritrovata nel parcheggio dell’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo. Padre e figlio si erano allontanati, insieme, dal cantiere di Isola delle Femmine in cui stavano realizzando delle villette. Nell’ambito dell’inchiesta era indagata, per favoreggiamento, Karina André la compagna di Antonio Maiorana.
“Mio figlio Stefano ha una cicatrice tra il polpaccio e la tibia di una gamba per un incidente stradale e ha un neo interno all’occhio che si vede alzando la palpebra. Il mio ex marito ha il setto nasale fuori assé”. Lo dice Rossella Accardo ex moglie di Antonio Maiorana e madre di Stefano, padre e figlio scomparsi il 3 agosto 2007 da Palermo. Il ritrovamento di due cadaveri sui Pirenei orientali, appartenenti a padre e figlio ma senza identità, ha riaperto le indagini sulla sparizione. La gendarmeria francese e i carabinieri sono in contatto per la comparazione del Dna delle vittime trovate in Francia e quello dei due imprenditori palermitani. Accardo segue con trepidazione gli eventi dopo essere stata informata dai carabinieri della piega dell’indagine. “Se mi mandano – dice la donna – una foto dei piedi degli uomini trovati morti vicino Perpignan potrei quasi con certezza stabilire se si tratta di mio figlio e del mio ex marito. Questo mi solleverebbe in attesa degli esami del dna che certamente prenderanno del tempo”.
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19 Gennaio 2011, 19:39