10 Luglio 2014, 17:58
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PALERMO – Litterio è sorridente, indossa un cappello di lana. Sta per mangiare un panino, ma volge uno sguardo a chi stava scattando una fotografia. Non avrebbe mai potuto pensare che quel momento felice, che risale soltanto ad alcuni mesi fa, sarebbe stato rimpianto da tutti i suoi amici e da tutti coloro che gli volevano bene. Nessuno avrebbe mai creduto che quella stessa immagine sarebbe stata una delle tante sulle quali scendono le lacrime di due quartieri adesso a lutto.
Litterio Russo, il ventunenne rimasto ucciso nel terribile incidente stradale di via Ernesto Basile e che abitava in piazzale Giuseppe Tenente Anelli, al Villaggio Santa Rosalia, era infatti di casa a Ballarò. Aveva frequentato la scuola media nel cuore dell’Albergheria e da allora, aveva fatto amicizia con molti coetanei che abitano nella zona e in piazza avevano il loro punto di incontro. Litterio e i suoi amici trascorrevano a Ballarò le loro serate: tra una birra e due chiacchiere, le ore scorrevano nella spensieratezza della gioventù, nell’ottica di chi ha ancora tanti progetti da realizzare ed una vita davanti.
La stessa che un impatto violentissimo gli ha strappato lunedì sera, quando ha perso il controllo della sua Toyota Yaris e si è schiantato contro un albero. Anche lì, gli amici del “villaggio” hanno appeso una sua fotografia. Sotto quell’immagine ci sono i fiori di chi fino a poche ore prima della tragedia aveva trascorso qualche ora con Litterio, parlando delle vacanze e dei prossimi giorni al mare. Ma ci sono anche le sciarpe e una bandiera rosanero. Due comunità sconvolte, piombate nel silenzio, quelle di Ballarò e del Villaggio Santa Rosalia, che domani mattina si uniranno per l’ultimo saluto al giovane.
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10 Luglio 2014, 17:58