29 Ottobre 2013, 00:00
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CATANIA – Come si può raccontare la Sicilia tutta intera? Come si può raccontare Palermo senza Catania e accontentarsi di una visione mutilata? Livesicilia Catania compie un anno ed è la dimostrazione della buona volontà di chi ha scelto il giornalismo come frontiera di se stesso, di chi crede che sia impossibile accontentarsi di un lembo del paesaggio. E così Livesicilia è sbarcato a Catania, un anno fa, dopo avere consolidato la sua posizione nella Sicilia occidentale. Un traguardo che ha reso questa testata online il primo giornale a portata di clic dei siciliani che la considerano un appuntamento irrinunciabile dal caffè della mattina. Era giusto allargare il perimetro, soprattutto per sfatare un luogo comune. I comandamenti identitari che vogliono Catania e Palermo realtà irriducibili, sulla linea di un confine di reciproche ostilità. Palermo nobile e decadente, abbarbicata alle sue rovine, ai suoi proverbi rassegnati ai suoi stanchi modi di dire. Palermo invecchiata, eppure orgogliosa e sfrontata, tanto da conservare un quarto di aristocrazia. E vantarsene.
Catania veloce e superficiale. Aggressiva nella sua rotta di Milano dell’Isola, vibrante di occasioni e opportunità. Catania che morde e fugge. Che produce senza coltivare il dilemma necessario della riflessione. Schizzi di un ritrattista incerto, banalità assortite. Non è più così, se mai è andata così. Spiegando i fatti, giorno dopo giorno, da Catania e da Palermo, abbiamo scoperto le eguaglianze, gli atteggiamenti complementari, i passi comuni. Siamo nell’epicentro di una terra sconsacrata dal lavoro, ripiegata su se stesso, insicura del suo domani. Ma la gente che la abita, tra maledizioni e desideri, ha sempre seminato una particella di speranza. L’ha cercata e la cerca nella politica, l’ha costruita nel sociale e nella generosità, con i mattoncini di tante piccole biografie che non apparterranno mai alla cronaca, perché sono già nel respiro della storia. Catania, come Palermo, è protesa nell’auspicio di un momento migliore. Qui, all’ombra del vulcano, si struttura quotidianamente un progetto che non ha paura dei terremoti. E’ ancora una somma algebrica di sogni individuali. Diventerà sistema con una politica degna e in grado di trasformare il miscuglio in rivoluzione collettiva.
Un anno fa nasceva Livesicilia Catania. Per noi è stato un evento importante, nelle vicende professionali che ci hanno permesso di fornire ai lettori uno strumento più consapevole. Nell’incontro umano con una squadra di persone che, da via Etnea, ha offerto un tesoro di abnegazione e di etica. Da qualunque lato dello schermo si guardi, è una storia di cui essere orgogliosi.
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29 Ottobre 2013, 00:00