09 Ottobre 2013, 15:15
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PALERMO – “L’asino eroe millenario della civiltà contadina e delle culture dei popoli del mediterraneo, dopo tanti monumenti dedicati a uomini che sono stati asini, finalmente un monumento all’asino che è stato un vero uomo”. E’ la dedica di José Saramago, premio Nobel per la letteratura nel 1998, all’artista Nino Ucchino, autore della scultura “La piramide e gli zoccoli” posizionata in piazza Castelnuovo di fronte al teatro Politeama.
La novità ha suscitato – come era auspicabile – tanta curiosità tra turisti e residenti che si sono affollati intorno all’opera per scattare fotografie e leggere la dedica. “Questa iniziativa – spiega Francesco Forgione, presidente della fondazione Federico II – nasce con uno scopo ben preciso, che è quello di invitare pubblicamente i cittadini alla mostra dal titolo “Contaminazioni” che si terrà a Palazzo Reale dall’ 11 ottobre al 18 novembre prossimo. L’aver deciso di esporre in un luogo pubblico e affollato una delle opere dell’esposizione – chiarisce ancora Forgione – risponde alla precisa volontà da parte della Federico II di coinvolgere turisti e residenti nelle iniziative a sfondo culturale della nostra città creando contemporaneamente un ponte virtuale tra i palazzi storici di Palermo con le bellezze che contengono e il cittadino comune, il semplice passante”.
L’iniziativa, ovviamente, rientra nel quadro più ampio della candidatura del capoluogo a ‘Capitale della cultura 2019’. “La scelta di quest’opera, a fronte di una ampia mostra con due artisti di calibro internazionale quali Nino Ucchino e Fiamma Zagara, ha una forte valenza simbolica – conclude il presidente della fondazione Federico II -. L’asino rappresenta da sempre uno degli elementi tipici delle culture mediterranee indicando, al contempo, la fatica e l’operosità degli uomini che lavorano la terra”.
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09 Ottobre 2013, 15:15