04 Dicembre 2012, 17:05
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PALERMO – L’assessorato acefalo ha sede in via Notarbartolo, al civico 9. Turismo, sport e spettacolo non hanno oggi né un dirigente generale né un assessore insediato. Manca quindi pure l’ufficio di gabinetto. Si va avanti solo con l’ordinaria amministrazione e, per quanto possibile, con l’autonomia dei singoli dirigenti d’area e di servizio, che sono in tutto tredici.
Passeggiando fra i corridoi, cerchiamo di capire come può procedere l’ordinaria amministrazione di un assessorato senza testa. Emerge tangibile l’imbarazzo nei dirigenti intervistati, che preferiscono trincerarsi in un silenzio di circostanza. C’è chi dice “Non sono autorizzato a parlare”, ma sorge spontanea un’ulteriore domanda. Da chi?.
Qualcun altro invece ironizza, affermando come non cambi granché con il recente passato. Certo è che il nuovo assessore Franco Battiato avrà bisogno di una struttura burocratica di supporto decisamente solida e addentro ai meccanismi di un assessorato in cerca di “un centro di gravità permanente”.
Maria Di Ferro, dirigente responsabile dell’unità di staff, è l’unica disponibile a parlare: “Non abbiamo grosse difficoltà, anche perché ognuno va avanti secondo le proprie competenze. Lo stesso per i pagamenti già autorizzati dalla ragioneria”. La dirigente dell’assessorato si permette anche un sorriso: “Diciamo che siamo in autogestione, un po’ come fanno le scuole in questo periodo.”.
Un dirigente generale in realtà era giunto. Il decreto di nomina ad interim di Dario Cartabellotta c’era già, ma la nomina dello stesso Cartabellotta ad assessore alle risorse agricole ha bloccato il procedimento. Ed ora? I soliti beninformati parlano della possibilità che Alessandro Rais possa assumere il ruolo di dirigente generale, ma l’ipotesi più probabile è un suo inserimento nell’organigramma come capo di gabinetto.
Al netto del toto-nomine resta però il tema della programmazione in un settore strategico, soprattutto se – come ha affermato Rosario Crocetta – la Sicilia deve diventare la “California d’Europa”. Soprattutto alla luce delle cronache degli ultimi mesi che hanno visto l’assessorato di via Notarbartolo finire in qualche modo nell’occhio del ciclone, dall’inchiesta sui Grandi eventi fino alle ultime notizie, pubblicate oggi da Repubblica, sul blocco di 30 milioni di fondi europei destinati proprio a finanziare grandi eventi (fra i quali anche la sagra del Taratatà e il presepe di Agira), sui quali l’Europa ha avanzato dei dubbi, visto che questi fondi sono finalizzati a interventi strutturali.
Il lavoro per Franco Battiato, che ancora da queste parti non si è visto, insomma, non manca. “Siamo due creativi. Ma siamo persone serie. Dateci tempo, e vedrete cosa saremo in grado di fare”, ha detto pochi giorni fa il grande cantautore parlando per sé e Zichichi. La Sicilia e il suo assessorato lo attendono, in fretta.
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04 Dicembre 2012, 17:05