08 Settembre 2017, 15:33
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CATANIA – Una nuova struttura all’avanguardia per accogliere i pazienti più piccoli affetti da gravi patologie. E’ l’ultima missione della Lad Onlus, associazione senza scopo di lucro che ha trasformato il reparto di oncologia del Policlinico in una struttura a dimensione di bambino. Da oggi, fino al 9 ottobre sarà possibile aiutare Lad Onlus a completare il centro che potrebbe sorgere a due passi dal parcheggio Due Obelischi, su un’area concessa dal Comune di Catania.
La presidente dell’associazione, Cinzia Favara Scacco e l’architetto Emilio Randazzo, lavorano alla realizzazione di questa struttura da tre anni. “Il progetto – spiegano Emilio Randazzo e Cinzia Favara Scacco – nasce sul divano di casa perché mia moglie da vent’anni si occupa di arte terapia in oncologia pediatrica, chiedendomi come potessi essere utile alla causa ho pensato a portare il mondo dell’architettura. Inizialmente abbiamo organizzato un grande evento che fu il concerto con Mario Biondi, Carmen Consoli, Luca Madonia e Mario Venuti, presentati da Paolo Maugeri al Teatro Massimo che ci permise di finanziare la ristrutturazione dell’oncologia pediatrica del Policlinico di Catania.
Parola chiave è il Lad Project. “E’ un modus operandi – spiega Randazzo – che prevede la creazione di concorsi di architettura e il coinvolgimento di numerose realtà che collaborano per uno scopo comune: realizzare al meglio gli ambienti per le cure e le residenze dei bambini durante la malattia. “L’idea è di controbilanciare – aggiunge Cinzia Favara Scacco – il peso della malattia con la vitalità che l’arte può promuovere”.
Il primo obiettivo, raggiunto da Lad Onlus, è stato trasformare il reparto di oncologia pediatrica del Policlinico di Catania. “Per fare questo – racconta Randazzo – abbiamo bandito un concorso di architettura con la fondazione dell’ordine degli architetti e abbiamo realizzato il progetto vincitore redatto dagli architetti Roberta Rapisardi, Cinzia Parrino, Angelo Marletta e Claudia Caponero. L’intervento è stato pensato per i bisogni dei bambini”.
L’idea di realizzare la nuova struttura nasce “dall’incontro con Enrica Baricco che ha creato Casa Oz, una casa dove i bambini possono continuare a fare una vita normale durante la malattia”. A quel punto noi abbiamo voluto personalizzare il nostro progetto bandendo un concorso di architettura per realizzare WonderLad, che sarà la casa che accoglierà i bambini affetti da malattie gravi e croniche. In questo posto i bambini potranno trovare l’entusiasmo della vita normale attraverso l’arte e la creatività”
Una struttura all’avanguardia, all’interno della quale ci sono “sei ambienti specifici, con una soft room dedicata ai bambini con disturbi del comportamento, progettata da Stuart Parr, designer neworkese, dove tutto è ammorbidito, non ci sono angoli. Chi ha problemi comportamentali potrà essere accolto nella struttura e non isolato. Un’altra stanza è dedicata ai bambini nel primo anno di vita affetti da patologie. Ci sarà una Yoga room, progettata da Donna Karan, stilista americana, la biblioteca, due laboratori della fondazione Lene Thun e laboratori d’arte.
Ci saranno specialisti, professionisti del mestiere e un salone adiacente alla cucina che affiancherà il laboratorio sulla cucina. Lo spazio verde sarà curato in modo da favorire il rapporto con la natura in modo curativo: il bambino potrà seguire la crescita della pianta, il fiore che diventa frutto, molto utile per sviluppare una forma di rispetto. A me piacerebbe proporre un’educazione al rispetto per la natura. Faremo un orto biologico. I laboratori di falegnameria, argilla, creazione del libro, diventeranno opportunità per stimolare le potenzialità positiva del bambino in modo da superare le difficoltà della malattia, privilegiando le qualità a discapito delle difficoltà”.
Per sostenere il progetto, digitare il 45512 e inviare un sms fino al 9 ottobre
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08 Settembre 2017, 15:33