28 Luglio 2013, 06:15
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PALERMO – Far pagare 250 euro alle coppie che decidono di sposarsi negli edifici di prestigio del Comune e stanziare le somme raccolte a sostegno delle famiglie affidatarie. E’ questa la proposta del capogruppo Udc al Consiglio comunale, Giulio Cusumano, approvata martedì scorso da Agnese Ciulla, assessore alla Cittadinanza sociale, che sottolinea l’importanza di un istituto socialmente rilevante come l’affido temporaneo dei minori.
Sono tante le storie che si possono raccontare sull’affido: storie che raccontano di bambini, adolescenti, famiglie, mamme, papà. Tante persone che con l’affido sono cresciute e che hanno imparato che l’accoglienza è un moltiplicatore di emozioni e sensazioni.
L’Afap (Associazione Famiglie Affidatarie di Palermo) è nata alcuni anni fa proprio con lo scopo di promuovere la cultura dell’affido, da sempre poco conosciuta e, quindi, poco diffusa. L’associazione si rivolge a chi si vuole avvicinare all’affido, capire meglio cosa vuol dire essere genitori affidatari e, soprattutto, per conoscere esperienze concrete. Storie vere, come veri gli effetti generati sulle vite di tutte queste persone.
“Quella dell’affidamento è un’esperienza emotiva molto forte, ma che permette ai genitori affidatari di vivere un’esperienza costruttiva” dichiara Adriana De Trovato, consigliere dell’Afap e genitore affidatario. “E poi, nelle case famiglie non ci sono quelle attenzioni uniche di cui tutti i bambini hanno bisogno. Non possiamo privare i bambini delle comunità del diritto ad avere una famiglia”.
L’Afap ha cercato di creare sinergia con le istituzioni competenti in materia di affido – dal presidente del Tribunale dei minori, all’assessore alla cittadinanza sociale Agnese Ciulla, al centro affidi del comune di Palermo e ai servizi sociali di tutte le circoscrizioni – per aprire un dialogo di confronto costruttivo sulle problematiche inerenti l’affido.
Un lavoro silenzioso, ma continuo e paziente che finalmente si è concretizzato nella mozione di martedì scorso. “L’intento – spiega Cusumano – è quello di sensibilizzare le coscienze nei confronti dell’affido e dell’accoglienza di bambini in situazioni di svantaggio. L’idea del contributo, accolto con entusiasmo anche dall’assessore Ciulla, nasce per incrementare sempre più il numero di famiglie affidatarie, considerato che la Sicilia è fanalino di coda in materia di affido, che il rimborso mensile per le famiglie affidatarie è di un terzo rispetto a quello erogato dagli altri Comuni d’Italia e che nel capoluogo isolano i 250 euro mensili arrivano a singhiozzo”.
“Al momento il contributo mensile comunale arriva in modo parziale e a singhiozzo per cui, in fase di promozione dell’affido, l’aspetto dell’aiuto economico agli affidatari è poco pubblicizzato”- dichiara Massimo De Trovato, socio dell’Afap. “Ciò non significa che si possa pensare all’affido per meri motivi economici, ma è fuor di dubbio che, in un momento di grave crisi economica per il Paese, un potenziale affidatario guardi pure a questo aspetto”.
L’Afap è diventata in pochi anni un punto di riferimento per le famiglie affidatarie, grazie e soprattutto al contributo dei volontari e al loro creare rete. Non manca manifestazione in cui Afap non sia presente con il suo staff. “Insieme cerchiamo di indirizzare chi volesse accostarsi all’affido al centro affidi, organo preposto alla gestione del servizio – continua Adriana De Trovato – Le comunità o case famiglie dovrebbero rappresentare un breve passaggio per i minori”.
“Non possiamo far finta di nulla – conclude -: questi minori, privati di molti diritti e del diritto all’amore costituiranno la società dove vivranno anche i nostri figli”.
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28 Luglio 2013, 06:15