Un ddl “anti-plastica” | Al via l’iter in commissione

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19 Marzo 2019, 18:03

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“Domani, mercoledì 20 marzo, con la Commissione che presiedo, avvieremo l’iter legislativo per rendere la Sicilia Plastic Free. La tutela dell’ambiente è una nostra priorità, la nostra Isola deve tutelare il suo prezioso mare”. Lo annuncia Giusy Savarino, presidente della commissione Territorio e Ambiente dell’Ars.

I dati sul tasso di plastica in mare sono inquietanti – dice Savarino -. Secondo un dossier presentato lo scorso anno al Forum economico mondiale a Davos, almeno 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono in mare ogni giorno, nel 2050 gli oceani conterranno più plastica che pesci se non modifichiamo le nostre abitudini. Non possiamo più restare inerti ad osservare “l’avanzata della plastica”, dobbiamo affrontare il problema a livello normativo ed incentivare l’utilizzo delle sole plastiche monouso biodegradabili o compostabili, vietando l’utilizzo delle plastiche monouso oggi diffusissimo. Bisognerà spingere sul riciclo della plastica oggi al 18%, e diversificare la produzione industriale verso il biodegradabile”.

L’idea di Savarino è introdurre dei sistemi di premialità. “Vorrei rendere i cittadini protagonisti di questa battaglia di civiltà. Loro potranno inviare segnalazioni corredate da materiale fotografico sullo stato delle nostre spiagge. Le spiagge più pulite, saranno oggetto di una campagna pubblicitaria promossa dall’Assessorato al Turismo e quindi pubblicizzate come “spiagge plastic free”con i maggiori tour operator. In questo modo, otteniamo il triplice scopo di: sensibilizzare sul tema, coinvolgere i cittadini e promuovere chi è stato più virtuoso”.

Un ddl che interviene in questo senso è già stato presentato all’Ars dal Partito democratico. Proposte “velleitarie se non demagogiche” secondo i produttori di stoviglie di plastica (l’Italia è il principale produttore).

Intanto, in commissione è stato esitato un disegno di legge sugli sgomberi che inquadra anche il recente caso di Casteldaccia. Bocciato un emendamento che proponeva di sospendere le demolizioni delle costruzioni abusive fino all’approvazione di un piano comunale delle demolizioni.

Il ddl del governo, che adesso andrà all’esame dell’Aula, impone ai sindaci “l’immediato sgombero e l’interdizione all’uso di tutti gli immobili realizzati in totale assenza di titolo abitativo nelle aree a pericolosità elevata e molto elevata e in quelle sottoposte a vincolo di inedificabilità che implichino rischi per la sicurezza e l’incolumità pubblica”. La disposizione si applica anche nel caso in cui “risulti presentata istanza di sanatoria” non ancora esitata.

Il ddl del governo, presentato nello scorso novembre subito dopo la tragica alluvione di Casteldaccia, prevede che entro novanta giorni dall’entrata in vigore della legge, i Comuni dovranno individuare nei propri territori “fiumi, torrenti e impluvi che abbiano caratteristiche di corsi d’acqua pubblica” e le rispettive fasce di rispetto “in misura non inferiore a 30 metri per le aste fluviali dotate di argini e di 50 metri negli altri casi”. La pena per i sindaci inadempienti sarà la decadenza dalla carica.

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La norma approvata oggi in Commissione Territorio, per la quale il governo aveva chiesto e ottenuto dalla presidenza dell’Ars una procedura d’urgenza, prevede anche l’istituzione di un Fondo di rotazione di un milione di euro al quale i Comuni potranno accedere a favore delle famiglie destinatarie dei provvedimenti di sgombero per soddisfare l’urgente necessità abitativa per un periodo non superiore a due mesi.

Soddisfazione del presidente Musumeci: «Il voto a maggioranza della Commissione, nel giorno in cui lo studio dell’Ispra mette in evidenza quanto allarmante e dilagante sia il fenomeno del dissesto idrogeologico – sottolinea il presidente della Regione – costituisce un incoraggiamento a intraprendere una strada nuova in termini di responsabilità, salvaguardia del territorio e tutela delle vite umane».

«Sulle politiche di contrasto all’abusivismo edilizio – aggiunge l’assessore al Territorio Toto Cordaro – il governo regionale resta vigile. Da un lato vogliamo salvaguardare la pubblica incolumità, dall’altro vogliamo fornire uno strumento normativo di immediata efficacia ai sindaci, per metterli nelle condizioni di sgomberare le case abusive che potrebbero trasformarsi in trappole mortali per chi le abita. La tragica vicenda di Casteldaccia è un esempio che non dobbiamo mai dimenticare».

 

 

 

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19 Marzo 2019, 18:03

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