Un diez d’orgoglio per il Palermo |Vazquez incanta e pensa al futuro

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17 Giugno 2015, 08:30

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PALERMO – Un lampo. Soltanto uno, perché Conte gli dà spazio solo dopo 58 minuti. È bastato comunque un acuto per rendere positivo lo spezzone di Franco Vazquez alla sua seconda apparizione con la maglia della nazionale italiana: una conclusione a spiovere dal limite dell’area di rigore, un mezzo pallonetto che Beto ha deviato in tuffo oltre la traversa, negando il pareggio agli azzurri e la gioia del gol al fantasista del Palermo. L’Italia esce da Ginevra con le ossa rotte e con la certezza di un girone di ferro per la qualificazione al prossimo Mondiale, l’italo-argentino esploso sotto le cure di Iachini può tornare in Sicilia con qualche soddisfazione in più.

L’unica amarezza è legata al risultato. Una sconfitta che Vazquez ha cercato di evitare fino all’ultimo minuto di gioco, quando ha provato a beffare il portiere portoghese: “Entrare in una partita così, sotto per 1-0, non è mai facile – ammette il trequartista alla Rai nel dopogara -. Noi però abbiamo avuto qualche possibilità per pareggiare. È stato bravo il portiere”. Sulla partita, in generale, Vazquez non rimprovera nulla ai suoi compagni: “È finita così, adesso pensiamo a riposare un po’. Penso che i portoghesi lì davanti abbiano qualità, ci hanno dato fastidio, però alla fine abbiamo fatto una buona gara”.

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La soddisfazione più bella, per quel che può contare, è stata l’onore di indossare la maglia numero 10. D’altronde, tra i convocati, era difficile trovarne uno più meritevole, per ruolo e qualità. Il diez azzurro, in attesa di diventarlo anche in rosanero (dove continua a prediligere il numero 20, ndr), è il primo giocatore del Palermo ad avere questa maglia. Un piccolo record a coronare una stagione da ricordare per il trequartista nativo di Villa Carlos Paz, con la speranza di poter ripartire al meglio in vista della prossima stagione. Zamparini vuole fare del Mudo il punto di riferimento del nuovo Palermo, lui preferisce glissare sull’argomento: “Va bene quello che pensa lui. Io ho un contratto col Palermo, ma ancora non so bene cosa dovrò fare”.

In attesa di capire cosa fare nel futuro, la certezza è una sola: Iachini ha chiesto e ottenuto la sua riconferma a gran voce, e difficilmente si lascerà strappare il suo pupillo. Un giocatore rilanciato da fuori rosa in Serie B fino alle porte della nazionale, in un ruolo per lui congeniale: “Da trequartista posso fare meglio, però è importante saper giocare anche in altri ruoli”. È proprio questo quel che vuole fare Conte, ovvero rendere Vazquez un giocatore maggiormente adattabile al tridente, ma il c.t. non ha avuto alcun richiamo da fargli sul piano tattico:  “Conte mi ha solo salutato e mi ha augurato una buona vacanza”. Tempo di staccare la spina, dopodiché tocca pensare solo al Palermo.

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17 Giugno 2015, 08:30

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