25 Novembre 2012, 15:12
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PALERMO – “C’è il rischio che possa succedere di nuovo, per questo occorre prevenzione, anche dal punto di vista della giustizia”. Chiede che non si ripeta più Il padre di Carmela Petrucci. Chiede che non si ripeta quanto successo a sua figlia, uccisa con venti coltellate dall’ex fidanzato della sorella Lucia. C’era anche lei oggi, accanto a suo padre, mentre l’uomo rivolgeva questo appello al sindaco Leoluca Orlando.
Nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne, al parco Uditore di Palermo è stato piantato il primo albero di un frutteto intitolato alla ragazza uccisa. Un ulivo che “vuole restare a ricordo perenne”, ha detto Orlando: “Quando nessuno di noi ci sarà più questi alberi d i ulivi ci saranno e potremmo dire che c’è stato un tempo nel quale una comunità ha detto un ‘no’ e ha detto un ‘sì’. E alla fine ha vinto il ‘sì’, ha vinto la vita. Siamo qui per dire un ‘sì’ alla vita. Ce l’ha chiesto Carmela: la vita continua, riempita di lacrime e di dolore, ma continua”.
Anche Lucia Borsellino, assessore regionale alla Sanità, in piedi accanto al sindaco, si commuove: “Come donna e mamma di due ragazze sento stringermi alla gola il dolore che è un millesimo di quello che voi avete potuto provare e state provando”.
Per un attimo i familiari di Carmela, stretti a Leoluca Orlando e a Serena Dandini, che ieri ha dato vita a uno spettacolo contro il femminicidio a Palermo, hanno ricordato la ragazza, il suo desiderio di studiare medicina all’Università. Anche Lucia Borsellino, l’assessore regionale alla Salute, li abbraccia al termine del suo discorso. “Io mi sento impotente – ha detto la Borsellino – ma sento il dovere di aiutarvi e di aiutarci ad alzare la testa e a far sentire le istituzioni accanto a voi. Vi prometto che le istituzioni faranno di tutto perché questo non accada più con la prevenzione, con la formazione a creare un cordone attorno a voi e a tutte le donne che ogni giorno sono costrette a subire varie forme di violenza”.
Attorno all’ulivo nel frattempo si è stretta la folla dei palermitani: in tanti sono qui approfittando anche del sole di questa domenica fine di novembre. Ad Orlando, il padre di Lucia e Carmela aveva chiesto l’aiuto delle istituzioni, proprio perché a nessuno possa capitare quanto successo a sua figlia: “Spero che le istituzioni, oltre che con la prevenzione, si attivino dal punto di vista giuridico con pene severe come l’ergastolo. La violenza non deve prevalere sulla convivenza civile: se succede questo cadiamo nella barbarie. L’esempio deve partire dall’alto”. E Orlando chiosa, con una sola parola: “Insieme”.
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25 Novembre 2012, 15:12