Un girasole, un ragazzo, un libro

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11 Dicembre 2010, 16:40

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Questa piccola, piccola storia si può raccontare con diversi fotogrammi. C’è lo scatto dell’ultima ora in ospedale ed è banale nel suo dolore: il respiro che va via, mentre vuoi afferrarlo, gli occhi che guardano i familiari intorno al letto, comunicano rabbia, perché a 34 anni è brutto morire. Poi arriva il frate e dice un Padre Nostro. Gli occhi si placano, prima di diventare acqua benedetta.

Ma il ragazzo che è morto, quella mattina di luglio in una stanza d’ospedale, voleva essere ricordato per la sua allegria. Aveva già pronto un libro: “Gemelli ascendente Cancro”. Una storia allegra e positiva, sulle cose che la malattia insegna e insegna bene. Una carezza per chi soffre. C’è sempre da imparare e da ridere, pure nella caduta estrema.

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Il ragazzo amava la gioia e non disprezzava, perciò, la sua sedia a rotelle. Si chiamava Marcello. Al suo funerale erano tutti vestiti di giallo, il colore della luce, per sua richiesta. Oggi, in viale Francia alle 18, nella parrocchia “Madre della Chiesa”, si presenta il suo libro. Il ricavato sarà devoluto ai bambini che soffrono.

Marcello era il fratello di chi scrive, ma non è questo il motivo della presente nota.  Sulla copertina ha voluto stampato un girasole.

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11 Dicembre 2010, 16:40

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