Un luogo per le proteste

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23 Febbraio 2015, 15:23

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Metti una mattina di pioggia torrenziale in una città già sconquassata da cantieri sparpagliati un po’ ovunque. E metti nell’asse viario principale del centro città un corteo di protesta a dare il colpo di grazia alla già complicata mobilità del capoluogo. È il quadro di questa mattina a Palermo. Il traffico nel centro è andato letteralmente in tilt per via di un blocco stradale. A protestare una rappresentanza dei “vigili del fuoco discontinui”. Partiti da piazza Croci per sfilare fino alla prefettura (secondo il racconto di un automobilista a Livesicilia sarebbero stati meno di duecento persone) hanno bloccato il passaggio delle auto. Il caos in centro a quel punto è stato totale. I pompieri stagionali protestano contro i tagli previsti dal governo. Protesta nelle sue motivazioni senz’altro legittima, comprensibile e costituzionalmente garantita. L’ennesima in una città messa in ginocchio da una crisi internazionale congiunturale che si è innestata su un’altra crisi, locale, strutturale e quasi atavica. Conseguenza? Una fiumana senza fine di proteste, manifestazioni, sit-in, cortei. A Piazza Indipendenza ormai è quasi una notizia quando non manifesta nessuno. Davanti alla prefettura i sit-in sono quasi all’ordine del giorno. E poi ci sono gli assessorati regionali, anch’essi spesso e volentieri teatro di altre proteste. Insomma, le categorie di scontenti, grazie anche al fattivo contributo di questa disastrosa Regione, s’ingrossano giorno dopo giorno, e con esse il caos nelle strade cittadine, anche in quelle non messe alla prova dai tanti cantieri aperti qua e là per tram e anello ferroviario. Ecco che forse, in un momento talmente “caldo” e straordinario, ragioni di ordine pubblico suggerirebbero forse, ovviamente nel rispetto dei diritti di tutti, di ridurre al minimo le proteste che paralizzano l’asse viario principale della città, quello di via Libertà e individuare un luogo per la protesta organizzata (un po’ come a Roma Piazza Santi Apostoli) che salvaguardando il diritto di ciascuno a far sentire la propria a difesa dei propri diritti, consenta però al resto dei palermitani di non precipitare in un autentico incubo. Come quello di stamattina.

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23 Febbraio 2015, 15:23

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