24 Novembre 2017, 19:09
3 min di lettura
PALERMO – Restano le ultime tre poltrone virtuali. Si avvia alla conclusione il sondaggio-gioco di Live Sicilia. Tra oggi e domani i lettori potranno “completare” la loro squadra di governo ideale, indicando appunto i tre nomi preferiti per gli assessorati all’Economia, alle Infrastrutture e al Territorio.
Oggi in particolare chiediamo di indicare il nome giusto per guidare il Bilancio, assessorato-chiave nella vita della Regione e per il quale, a dire il vero, c’è già un nome “designato”: è quello dell’avvocato palermitano Gaetano Armao. Ma in attesa che le nomine diventino ufficiali, i lettori possono comunque confermare questa scelta o segnalare un altro nome attraverso un commento in calce a questo articolo. Così come avvenuto per gli altri assessorati.
Queste al momento le altre scelte dei lettori: Vincenzo Figuccia (Formazione), Mariella Ippolito (Sanità), Riccardo Savona (Agricoltura), Giusy Savarino (Famiglia e lavoro), Alessandro Aricò (Autonomie locali), Fabio Granata (Turismo), Vittorio Sgarbi (Beni culturali), Toto Cordaro (Attività Produttive) e Roberto Lagalla (Energia).
Adesso i lettori, come detto, dovranno scegliere il successore di Alessandro Baccei. Un nome che in qualche modo, al vertice dell’assessorato all’Economia, ha chiuso un cerchio “romano”. Da Luca Bianchi a Baccei, appunto, due assessori non siciliani hanno contraddistinto buona parte della gestione del Bilancio nell’ultima legislatura. Anche se non tutti forse ricordano che il primo nome scelto dal fresco governatore Rosario Crocetta è stato quello di Francesca Basilico D’Amelio, assessore per cinque giorni. L’economista (anche lei non siciliana, nata a Napoli) vicina all’ex segretario Pd Pierluigi Bersani, però, comunicò presto che avrebbe potuto iniziare a lavorare solo qualche mese dopo. Crocetta aveva fretta, però, di dare il via alla rivoluzione. Così, al suo posto è arrivato subito Bianchi. Anche lui inviato da Roma. Come l’ultimo arrivato, Alessandro Baccei. In mezzo, la parentesi di Roberto Agnello.
Bianchi, lo confermano anche alcuni suoi ex colleghi della giunta, è sostanzialmente fuggito da un governo dove regnava l’improvvisazione e la superficialità. Idee messe nero su bianco di fronte ai procuratori della Corte dei conti che chiedevano spiegazioni sul caso delle assunzioni a Sicilia e-Servizi. Un cammino complicato, comunque, se solo si pensa alla mega-impugnativa del Commissario dello Stato alla sua prima finanziaria (una censura, dal punto di vista quantitativo e qualitativo, mai vista prima), finendo col caos sorto sul primo mega-mutuo da un miliardo, il cosiddetto “salvaimprese”. L’assenza in Aula della maggioranza, che fece tornare indietro il ddl a cui l’assessore teneva molto, servì da pretesto per sbattere la porta e andare via.
Al suo posto è arrivato Roberto Agnello, “benedetto” dall’ex segretario regionale Giuseppe Lupo. È Agnello a firmare con Crocetta la discussa rinuncia a contenziosi per circa quattro miliardi. Nuovo rimpasto ed ecco approdare in giunta Alessandro Baccei. Anche in questo caso non sono mancate le polemiche e anche le tensioni con lo stesso governatore. Specchio di quelle tese tra Palermo e Roma, tra Crocetta e il sottosegretario Davide Faraone al quale Baccei è legato politicamente. Nei giorni della campagna elettorale il Pd ha rivendicato i risultati ottenuti dall’economista romano, al punto da proporre il suo nome nella rosa degli assessori designati dal candidato del centrosinistra Fabrizio Micari. Un’avventura in Sicilia, quella di Baccei, che si è quindi conclusa per il momento insieme al flop elettorale del rettore. I lettori di Live Siclia possono indicare il successore ideale. C’è tempo fino alle 12 di domani.
Pubblicato il
24 Novembre 2017, 19:09