Un Palermo con più fosforo | Cristante già “insidia” Jajalo

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09 Gennaio 2016, 08:30

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PALERMO – Il centrocampo rosanero da ieri ha abbracciato un nuovo elemento a sostegno della causa salvezza. Bryan Cristante, classe ’95 proveniente dal Benfica ma con un passato recente nel Milan, ha infatti accettato di rilanciarsi nel campionato italiano dopo una parentesi opaca in Portogallo con i lusitani ed ha scelto proprio Palermo per la possibilità che la società di viale del Fante gli ha concesso: giocarsi un posto da titolare sin dalle prime uscite diventando elemento imprescindibile per l’undici siciliano. Cristiane, che predilige la zona centrale della mediana, arriva non a caso per rimpiazzare l’addio di Luca Rigoni, che in quel ruolo è stato impiegato in casi di emergenza, e sopratutto Enzo Maresca, altro epurato dopo l’infausta gara di Coppa Italia contro l’Alessandria, che durante l’attuale sessione di mercato troverà un’altra sistemazione.

In cabina di regia, ruolo fondamentale negli schemi del tecnico Davide Ballardini, attualmente il Palermo può infatti contare sulla sola presenza del croato Mato Jajalo, dato lo spostamento sulla linea della trequarti di Gaston Brugman. Ecco che l’arrivo in prestito del calciatore originario di San Vito al Tagliamento permette di poter contare su una seconda scelta di qualità anche a gara in corso. Già dalla gara contro il Verona di domenica Ballardini, che conosce il ragazzo per sua stessa ammissione dai tempi delle giovanili del Milan, potrebbe dunque pensare ad un impiego del friulano compatibilmente alle garanzie fisiche che l’ex rossonero darà all’allenatore ravennate.

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Al ‘Bentegodi’ potremmo assistere infatti all’impiego dal 1’ di Jajalo, in difficoltà anche nel turno dell’Epifania contro la Fiorentina, per poi veder scendere in campo Cristante in uno spezzone d gara. Tra il croato e il classe ’95 esistono poi diverse qualità a livello tecnico. Se l’ex Siena è più propenso al fraseggio stretto e al possesso prolungato del pallone, in attesa di una verticalizzazione, Cristante si affida maggiormente all’istintività che lo porta spesso e volentieri a giocate forzate ma che, allo stesso tempo, prendono in contropiede l’avversario. Esempio lampante è il primo gol, e fino ad ora unico, messo a segno in serie A ai tempi del Milan nella sua prima uscita in maglia rossonera nel massimo campionato contro l’Atalanta. Un pallone controllato ai limiti dell’area di rigore, scaricato dall’allora compagno Kakà, e un destro rasoterra e ben indirizzato di prima intenzione a battere un incredulo Consigli. I tifosi del Palermo si aspettano dunque dal loro nuovo acquisto la stessa spontaneità nelle giocate che hanno convinto il Benfica a spendere 6 milioni per un giocatore appena 19enne.

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09 Gennaio 2016, 08:30

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