17 Luglio 2013, 11:49
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PALERMO – Le imprese siciliane propongono “Un patto per lo sviluppo” al governo regionale per rilanciare l’economia siciliana: razionalizzazione e accelerazione sulla spesa dei fondi europei, riqualificazione del patrimonio edilizio, sburocratizzazione, facilitazione dell’accesso al credito e sblocco dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione. E poi stop a precariato e assistenzialismo in favore di imprese e produttività. È questa la ricetta elaborata dalle 14 associazioni di categoria siciliane (Agci, Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Confagricoltura, Confapi, Confartigianato, Coldiretti, Confcommercio, Confcooperative, Confesecenti, Confindustria Sicilia, Legacoop) che, riunite nel “Tavolo regionale permanente per la crescita e lo sviluppo” hanno consegnato il documento al presidente della Regione, Rosario Crocetta, presente all’incontro che si è svolto ieri. “La misura è colma e le imprese hanno bisogno di certezze sul futuro”, dice il coordinatore del Tavolo permanente, Filippo Ribisi. “Da qui è nata l’idea di fare fronte comune e far sentire la nostra voce alla Regione. A partire dai 5 miliardi di euro di crediti che le imprese private aspettano ancora dalla pubblica amministrazione”. In cima alla lista delle richieste c’è anche l’accelerazione della spesa comunitaria. E sempre a proposito di credito, le associazioni chiedono di riorganizzare le strutture regionali di sostegno al credito agevolato Crias, Ircac, Irfis e Esa che possono rappresentare un punto di riferimento importante per le micro e le piccole e medie imprese. Al termine dell’incontro, è intervenuto il presidente della Regione, Rosario Crocetta, accompagnato dagli assessori regionali all’Economia e alle Attività produttive, rispettivamente Luca Bianchi e Linda Vancheri. “La costituzione di questo tavolo – ha commentato Crocetta – è un’idea magnifica. Questo tavolo, infatti ci servirà per informare gli imprenditori, ma anche i lavoratori, di tutte le iniziative che il governo sta portando avanti come il recente finanziamento da 147 milioni euro per le 17 Zone franche urbane o il patto dei sindaci che ha già coinvolto 200 Comuni siciliani per promuovere l’energia alternativa. Oltre, naturalmente, a tutte le novità su fondi Ue, appalti e, più in generale, sulle misure a favore delle imprese”.
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17 Luglio 2013, 11:49