Un “Posto occupato” |per le vittime di violenza

di

05 Ottobre 2013, 10:26

1 min di lettura

GRAMMICHELE – Un gesto. Semplicemente un gesto o forse molto di più per ricordare le donne che non ce l’hanno fatta. Per rendere omaggio a quelle mamme, compagne, colleghe e figlie strappate alla vita da mariti possessivi, ex fidanzati gelosi o da sconosciuti in preda a raptus di follia. Anche il Comune di Grammichele aderisce a “Posto occupato” il progetto ideato da Maria Andaloro, editore della rivista online “La Grande Testata”, partito lo scorso 29 giugno dall’anfiteatro della villa Comunale di Rometta, in provincia di Messina. Quella volta la prima fila dell’anfiteatro venne occupata da un paio di scarpe rosse, da un mazzo di chiavi e da una borsa.

Da quella data ad oggi, numerosi gli enti italiani che hanno sposato l’idea attraverso un atto simbolico, teso a non dimenticare tutte quelle donne che, brutalmente e per volere altrui, finiscono su fiumi e fiumi di pagine di cronaca nera. “Il consiglio comunale – spiega a Live Sicilia Catania Natascia Palermo, consigliere comunale di Grammichele e primo firmatario dell’iniziativa – ha approvato la proposta di delibera partecipando alla campagna di sensibilizzazione contro il femminicidio. Ciascuna donna prima di essere uccisa occupava un posto all’interno della società: a teatro, a scuola,sul tram, in fabbrica, a casa. Noi tutte le volte che si terrà una seduta del consiglio comunale riserveremo simbolicamente un posto per ricordare una di loro affinché rimanga indelebile nella nostra mente l’immagine di una donna a cui è stata levata la vita da chi professava di amarla. Il nostro intento è quello di attuare all’interno del territorio grammichelese politiche sociali attive”.

Articoli Correlati

 

Pubblicato il

05 Ottobre 2013, 10:26

Condividi sui social