03 Novembre 2009, 17:36
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“Hanno parlato di rilancio mediatico e politico, per ora il rilancio mediatico è stato raggiunto, per il resto vedremo se sapranno effettivamente rilanciare anche l’aspetto politico”. Giuseppe Castiglione, co-cordinatore del Pdl in Sicilia, è stato contrario alla formazione del nuovo gruppo parlamentare all’Ars sin dai primi dibattiti. “In tema di rilancio del Mezzogiorno – dice Castiglione – mi fido, francamente, molto di più dell’impegno dimostrato dal presidente Berlusconi e dal ministro Tremonti che di quello di Micciché il quale, ricordo a me stesso, è stato anche ministro per il Sud e oggi sottosegretario al Cipe. Sono comunque sicuro che troveremo delle convergenze, come quelle che auspicano i promotori della nuova forza politica, su un governo sganciato da interessi”.
E affonda il colpo: “Sono convinto, infatti, che a questo punto ci troveremo tutti d’accordo nel chiedere le dimissioni dell’assessore Armao, protagonista di imbarazzanti conflitti personali”. Il presidente della provincia di Catania parla anche di “sospetti” su una presunta “campagna acquisti di esponenti del Pd, presidenti di importanti commissioni regionali, che telefonano a parlamentari del Pdl per farli aderire al nuovo gruppo; purtroppo per loro i lealisti lo sono di nome e di fatto”.
A proposito di lealtà, Castiglione ribadisce la “lealtà con cui l’intero partito ha sostenuto e sostiene il governo Lombardo” e chiede “con urgenza al governatore siciliano di aprire un tavolo di confronto con i coordinatori regionali del Pdl per affrontare alcune priorità ormai ineludibili”. La crisi finanziaria della Regione, le risorse Fas, la crisi agricola e gli interventi per la difesa del suolo. “Nel futuro – conclude Castiglione – la nostra collaborazione sarà leale, ma non acritica, tesa alla risoluzione delle tante emergenze della nostra Sicilia, ma soprattutto al rilancio dello sviluppo economico”.
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03 Novembre 2009, 17:36