20 Maggio 2011, 18:20
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Nuova gara, stesso risultato. Alla scadenza della seconda gara per la privatizzazione di Tirrenia, sul tavolo del commissario straordinario Giancarlo D’Andrea è giunta una sola busta: in questo caso della Compagnia Italiana di Navigazione (alla precedente gara annullata, l’offerta era della Mediterranea Holding, che poi ha preferito abbandonare).
La Compagnia Italiana di Navigazione (Cia), cordata formata da Marinvest (Gianluigi Aponte), Moby (Vincenzo Onorato) e Grimaldi – per ottenere gli asset e le rotte della compagnia ha offerto 380 milioni di euro: 200 saranno versati subito, il resto in tre rate di 60 milioni ciascuna, dopo aver incassato i contributi pubblici previsti per Tirrenia, 72 milioni all’anno per otto anni.
A questo punto D’Andrea dovrà inviare il dossier al Comitato di sorveglianza e al ministro per lo sviluppo economico, che a loro volta dovranno esprimersi sull’offerta. È necessario “fare chiarezza sul futuro di Tirrenia avviando un confronto di merito, concreto e ultimativo con i sindacati in tutte le sedi, sia istituzionali, al maggiore livello, sia aziendali”, ha commentato Giovanni Luciano, segretario generale della Fit Cisl, dopo l’esito della gara.
“La privatizzazione di Tirrenia – ha ribadito Luciano – non potrà avvenire senza un coinvolgimento diretto dei lavoratori, una condivisione dei piani di impresa e di sviluppo, l’individuazione di opportune garanzie per completare, senza traumi, né riduzioni di offerta questa trasformazione”.
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20 Maggio 2011, 18:20