Un sorriso a due denti

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25 Dicembre 2010, 00:40

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Il Natale di Palermo ha il volto di Erion, metà zingaro e metà giramondo. Lo trovi all’angolo tra via Roma e corso Vittorio Emanuele di fronte un gran vetrina tutta pizzi e merletti di lingerie per donne chic. E’ un clochard, termine elegante per mascherare una condizione poco dignitosa o più semplicemente un barbone.Erion non ha quasi niente, non ha un lavoro, non ha amici e neanche parenti.

Ha un sorriso con una bocca da due denti che elargisce a tutti i frettolosi passanti mentre agita il piattino accanto al suo cagnolino accucciato che ogni tanto svogliato alza il fuligginoso musetto per poi lasciarsi andare di nuovo al suo torpore. Nello spazio di un marciapiede sta il paradosso del Natale: da una parte le luci e i colori scintillanti delle vetrine di costosi abiti alla moda, dirimpetto sta l’uomo che chiede l’elemosina.  Da una parte il business delle sacre feste che tenta di mettere in moto l’economia e dall’altra, il poverello come colui che è nato in una grotta.

Erion sta per terra come fosse spazzatura e la gente è abituata alla sua presenza come a quella del pattume.
Erion sorride però e continua a sorridere, gli spiccioli frutto di quella che chiamano carità accumulati nelle lunghe ore di sosta gli daranno tra poco il piacere di un panino.

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Erion non si lamenta, è felice questa sera. Normalmente avrebbe le ossa rannicchiate in una coperta e sopra dei cartoni, ma stasera è dicembre con il piacevole soffio dello scirocco e corre la calda brezza dalla marina a riscaldargli il volto.

Si inchina una signora distinta e impellicciata a posare qualche monetina  lasciando una scia di un profumo intenso e ammiccante che rimanda a una toeletta fatta con cura in una casa altrettanto odorosa, ora guarda due ragazze allegre e spensierate in libera uscita che stanno attente a non mettere i piedi là dove la pietra si fa più nera e il mendicante è adagiato, ma Erion passa oltre, gira lo sguardo e sorride al signore con la pipa.

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25 Dicembre 2010, 00:40

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