17 Maggio 2010, 15:43
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Ieri il segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo ha scaricato Lombardo. Una valutazione, quella dell’inadeguatezza della giunta regionale, largamente sostenuta da Bernardo Mattarella sin dalla prima ora. Al deputato regionale, infatti, faceva capo l’ala del Pd che si è sempre detta contraria al sostegno esterno dei democratici alle riforme della giunta Lombardo. Nel day after di una direzione che, alla fine, ha annunciato lo stop al sostegno alle riforme, Livesicilia ha chiesto proprio a Mattarella cosa ne pensasse di questo cambio di rotta da parte del Pd.
Il Pd scarica davvero Lombardo?
”No, allora, il Pd non ha niente da scaricare perché non è Lombardo che è stato sostenuto, ma le riforme. La direzione regionale di ieri si è riunita per discutere la contabilità interna, soltanto in chiusura il segretario regionale ha espresso quella che è una valutazione condivisa dal partito”.
Cioè?
”Cioè prendiamo atto dello scarto fortissimo, e sotto gli occhi di tutti, tra la proficua attività parlamentare e le inadeguate risposte che arrivano dalla giunta”.
Cosa cambierà, di fatto, nella linea del Pd?
”Nella linea del Pd non cambia nulla. Non è il Partito Democratico ad essere incoerente con quanto fatto finora. È questo governo a non essersi dimostrato in grado di affrontare le emergenze della Sicilia”.
Lei ha sempre espresso contrarietà al sostegno esterno al governo da parte del suo partito. Dove ha sbagliato, secondo lei, il Pd?
”No, io credo che il Pd abbia fatto tutto quello che un partito che mira ad essere partito di governo debba fare: contribuire, cioè, alla realizzazione di buone leggi nell’interesse della Sicilia. Il dato è un altro e l’errore, ripeto, non è il nostro, basti pensare all’emergenza rifiuti. A fronte di una buona legge sui rifiuti, non sono state date le giuste risposte per affrontare le emergenze. C’è una giunta di fatto paralizzata, in parte anche a causa delle note vicende giudiziarie”.
A proposito delle vicende giudiziarie, Lombardo dovrebbe dimettersi?
”Non ci sono elementi sufficientemente chiari per esprimere una valutazione complessiva, né per prendere posizione. Certo, il Pd in questa fase resta un osservatore attento, ma non è questa la fase per chiedere le dimissioni. Questo è il momento, per noi, di attendere gli sviluppi. Per chi ha, invece, posizioni di responsabilità, di assumersele”.
Come farà adesso il Pd a costruire l’alternativa a un governo sostenuto fino a ieri?
”Il nostro non è mai stato un sostegno al governo, ma alle riforme di questo governo, nell’interesse della Sicilia. Mentre, al contrario, assistiamo a un disfacimento costante del centrodestra, noi ci prepariamo per proporci come alternativa per la Sicilia. Oggettivamente, in questa fase interlocutoria più di questo non si poteva fare. Il Pd è stato in grado di non essere opposizione apririoristica, senza per questo sostenere il governo. Dal punto di vista politico, le responsabilità sono tutte del centrodestra, che si è dimostrato incapace di dare seguito al mandato dei propri elettori. Noi abbiamo contribuito a fare proposte concrete”.
Cosa succederà, quindi, adesso?
”Quando si arriverà alle elezioni daremo al nostro elettorato contezza di quanto abbiamo fatto. Il fine? Entrare al governo dal portone principale e non dallo spioncino di servizio”.
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17 Maggio 2010, 15:43