Una giunta tra vecchio e nuovo |In nove mai stati assessori

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29 Novembre 2017, 17:09

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PALERMO – Un governo politico con un mix di vecchio e di nuovo. Nello Musumeci alla fine ha trovato la quadra, 24 giorni dopo il voto, senza dover aspettare dicembre. Accontentando qualcuno e scontentando altri, come era inevitabile che fosse, e mescolando esperienza e novità nella sua squadra. Nove dei dodici assessori non sono mai stati al governo della Regione anche se diversi di loro non sono certo volti nuovi della politica.

> I VOLTI DEGLI ASSESSORI REGIONALI

Sono due le principali novità, i volti meno conosciuti dagli addetti ai lavori della politica. Uno è Sandro Pappalardo, il colonnello siculo-friulano (originario di Biancavilla, ha trascorso al Nord la prima parte della sua vita) scelto da Fratelli d’Italia. Un ufficiale tutto “patria e famiglia” (la sintesi è sua), insomma che più destra non si può. A lui andrà la delega al Turismo, la più “leggera” nella giunta, un assessorato light che però può offrire molte occasioni di visibilità, poche grane e tanta risonanza mediatica. Il partito della Meloni lo candidò alle Europee lo scorso giro. Ora lo ha indicato per il governo, preferendolo a Gianpiero Cannella, papabile palermitano.

Altro volto nuovo è quello di Mariella Ippolito, fortissimamente voluta da Raffaele Lombardo e i suoi. Presidente dell’Ordine dei farmacisti a Caltanissetta e candidata non eletta nella lista dei Popolari e autonomisti, è una new entry della politica. Si occuperà di Famiglia, assessorato spesso appannaggio di donne, quelle che in questa “maschia” giunta scarseggiano.

Nuovo alla Regione ma già navigato a Palazzo malgrado la giovane età è Ruggero Razza. Che Musumeci già candidò una volta alla presidenza della Regione, rimediando una delle tre sconfitte che hanno preceduto il suo successo a questo giro. Al trentasettenne avvocato catanese, fedelissimo di Nello, andrà il pesantissimo assessorato alla Salute. È già stato vicepresidente della Provincia di Catania con Giuseppe Castiglione.

Tra i “nuovi” va ascritto anche Vincenzo Figuccia. Per lui è la prima volta al governo. Una scalata rapidissima quella del politico palermitano, esponente di una famiglia che ha già piazzato tre dei suoi nelle Istituzioni. Questa è la sua seconda legislatura da deputato, la prima da esponente dell’Udc. Andrà all’Energia e vedremo se il ruolo di assessore conterrà quel certo suo stile sopra le righe mostrato in questi anni.

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Non è mai stato al governo ma si appresta a cominciare la sua terza legislatura Toto Cordaro, primo degli eletti a Palermo con la lista di Popolari e Autonomisti. Deputato esperto, questo è per lui il primo riconoscimento importante. Si occuperà dell’assessorato al Territorio.

Prima volta al governo regionale anche per Marco Falcone, Edy Bandiera e Bernadette Grasso. Ma tutti e tre gli esponenti di Forza Italia non sono certo facce nuove della politica. Falcone, forzista proveniente dalla galassia missina catanese (la stessa di Musumeci) è alla terza legislatura e nella scorsa è stato capogruppo di Forza Italia. Infaticabile oratore a Sala d’Ercole, due legislature fa polemizzava spesso e volentieri con il governo ribaltonista di Lombardo e di Armao che adesso ritrova compagni d’avventura con Musumeci. Bernadette Grasso è stata deputata nella scorsa legislatura e ha fatto il sindaco del suo paese, Capri Leone. Da assessore agli Enti locali potrà far valere questa esperienza. Edy Bandiera, al secolo Edgardo, è un forzista siracusano con un paio di anni all’Ars nel curriculum, subentrato a Pippo Sorbello. All’epoca però militava nell’Udc. Non eletto a queste elezioni regionali, è stato sconfitto da Rossana Cannata. Commissario provinciale di Forza Italia, è molto vicino a Stefania Prestigiacomo. Si occuperà dell’ambitissimo assessorato all’Agricoltura.

New entry al governo della Regione ma ormai veterano della politica è Vittorio Sgarbi. Già parlamentare nazionale, già sindaco (in Sicilia a Salemi), il critico d’arte si occuperà, finché ne avrà il tempo, di Beni culturali.

E a proposito di veterani. Entra nel governo regionale ma con consistenti trascorsi da amministratore Mimmo Turano. Già quattro legislature alle spalle, già un’esperienza al governo della Regione, giovanissimo assessore agli Enti locali nell’ultima giunta prima dell’elezione diretta del presidente. È stato capogruppo, è stato nell’ufficio di presidenza dell’Ars, è stato presidente di commissione, ed è stato anche presidente della Provincia di Trapani per il centrodestra, dal 2008 al 2012, succedendo a Tonino D’Alì. In giunta si occuperà di Attività produttive.

È già stato al governo anche Roberto Lagalla, che fu assessore alla Sanità di Totò Cuffaro dal 2006 al 2008, prima di svolgere il suo settennato da magnifico rettore a Palermo. Torna ma con un’altra delega, si occuperà di Istruzione e formazione. Ha fatto l’assessore per anni anche Gaetano Armao, vicepresidente della Regione in pectore e già in giunta nei fluidi governi di Raffaele Lombardo, prima alla Presidenza, poi ai Beni culturali, infine, per un bel pezzo, al Bilancio, dove tornerà con Musumeci.

 

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29 Novembre 2017, 17:09

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