06 Giugno 2010, 13:37
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C’è una guida muta per dare informazioni ai turisti che vogliono visitare Palazzo Platamone, di proprietà del comune di Catania. L’uomo non può parlare e si esprime a gesti. La scoperta è stata fatta dal neo assessore comunale alla Cultura, la stilista Marella Ferrera, durante una visita al ristrutturato Palazzo nobiliare, noto anche come Palazzo della Cultura. Dai dirigenti ai quali ha chiesto spiegazioni, secondo quanto riporta il quotidiano La Sicilia che pubblica la notizia, l’assessore Ferrera si sarebbe sentita dare la seguente spiegazione: “è un muto, lo abbiamo assunto perché era nell’elenco dei disabili e l’abbiamo destinato a fare da custode-guida al Cortile Platamone”.
Il Palazzo è uno degli edifici storici del tardo medioevo di Catania, che ospita l’assessorato alla Cultura del Comune etneo, e diverse mostre di pittura. Nel suo cortile, denominato della Cultura, spesso sono organizzati frequentati incontri culturali, spettacoli e esposizioni d’arte. Il palazzo apparteneva alla illustre e ricca famiglia dei Platamuni che si distinse nel campo commerciale ma che ebbe anche importanti esponenti che primeggiarono nell’ambiente politico ed ecclesiastico. Al casato la ricchezza proveniva comunque dal commercio dei prodotti agricoli, del bestiame e dei tessuti esportati da Catania via mare e dall’attività svolta da alcuni esponenti della famiglia che esercitavano la professione di affermati banchieri. Il Palazzo Platamone fu realizzato nell’area sulla quale successivamente fu eretto il monastero di San Placido, che spesso ospitò la Regina Bianca, moglie di re Martino il Giovane. Le case dei Platamone si trovano inserite nel monastero perché già nel XV secolo la famiglia le aveva donate ai religiosi. Secondo la tradizione la dimora era stata edificata sui ruderi del tempio dedicato a Bacco.
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06 Giugno 2010, 13:37