01 Maggio 2015, 12:31
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PALERMO – Usciti dall’aula prima del voto finale, i deputati del Movimento 5 Stelle bocciano “senza attenuanti il governo Crocetta e una manovra senza soldi, senza anima e senza spunti per lo sviluppo”. “La sua avventura, presidente – ha detto a Crocetta il capogruppo Salvatore Siragusa nel corso dell’indicazione di voto finale – è alla fine. Lei è stato messo in panchina dalla sua stessa maggioranza, che non le ha fatto toccare palla e che non c’è. Non è in grado di andare avanti. Se in aula è stato possibile lavorare è stato solo grazie a un’opposizione responsabile, ma mai stampella, tant’è che il governo è andato spesso sotto nelle votazioni. E’ stato sfiduciato non solo dalla sua maggioranza, ma soprattutto dai siciliani, che non tollerano più la sua inconcludenza e incapacità. Se avesse un minimo di responsabilità si dimetterebbe, ma non lo farà”.
“La manovra – aggiunge Siragusa – ha visto stoppare per mancanza di copertura una delle poche norme di buon senso, scritta pensando ai cittadini: l’esenzione ticket per gli inoccupati. E’ stato veramente vergognoso. Sì è persa l’occasione per riparare a una grave ingiustizia sociale, che non equipara chi non ha mai lavorato ai disoccupati, in pratica due categorie ugualmente svantaggiate, che, però, vengono trattate in maniera diversa. E tutto ciò mentre si mettono in cantiere norme che regalano soldi ai comandati e ai dirigenti delle partecipate. I soldi per la copertura si potevano trovare. Bastava solo volerlo. Pochissimo da salvare in questa manovra, che nascondeva tra le pieghe dell’articolo 59 anche una possibile sanatoria, bloccata in extremis dal M5S. Soltanto a tarda notte il governo ha fatto retromarcia. Tra le poche cose da salvare le agevolazioni per le associazioni di promozione sociale, le onlus, una norma attesa dal 2000, e alcune norme sui Beni culturali che prevedono convenzioni obbligatorie tra Comuni e musei e l’estensione del pos obbligatorio (bancomat e carta di credito) ai siti più rappresentativi.
“La solita arroganza del governo ha determinato l’isolamento della maggioranza”, questo il commento del capogruppo di Forza Italia, Marco Falcone, in merito alla decisione delle opposizioni di lasciare l’aula in occasione del voto finale su finanziaria e bilancio. “Aver abbandonato l’Aula – ha continuato Falcone – ha fatto emergere che il re è nudo e, in effetti, governo e maggioranza non solo non hanno i numeri, ma quelli che hanno sono tra di loro in discordanza”. “La nostra decisione – ha aggiunto – mette in luce che il governo, in assenza delle opposizioni, non avrebbe compiuto un solo passo in questa finanziaria, non avendo alcun tipo di autosufficienza. Se da un lato Forza Italia ha dimostrato spirito di costruttiva collaborazione, dall’altro Crocetta non perde occasione per le sue incursioni scorrette. D’altronde, cosa si può pretendere da chi chiede responsabilità quando è in difficoltà e poi, in altre circostanze, come per l’elezione del vice presidente Ars, si svela avvoltoio?”.
“Abbiamo cercato in tutti i modi di migliorare questa legge finanziaria, farraginosa e legata non alla programmazione quanto alla spesa corrente e alla copertura degli stessi debiti della Regione. E, malgrado si sia riusciti più volte nell’intento di render onore al mandato elettorale dei siciliani in sede di dibattito e voto dei singoli articoli, il nostro senso di responsabilità ci ha comunque portato a esprimere la dovuta critica con un ragionato, seppur sofferto, no al voto finale”. Così il gruppo parlamentare Ncd dopo l’approvazione della legge.
(ANSA).
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01 Maggio 2015, 12:31