Nuova palestra per la "Falcone" |Dono dell'imprenditrice coraggio - Live Sicilia

Nuova palestra per la “Falcone” |Dono dell’imprenditrice coraggio

Valeria Grasso

La testimone di giustizia Valeria Grasso, che ha incastrato i suoi estorsori e vive in località protetta, ha donato alla scuola oggetto di continui raid vandalici le attrezzature ginniche per la palestra. "Alla fine per cambiare non ci vuole molto e ciò che ho potuto fare, l'ho fatto - dice a Livesicilia - E mi ha dato grande gioia”.

Il contributo di Valeria Grasso
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PALERMO – L’ultima intimidazione da parte dei “soliti noti” l’ha ricevuta appena un paio di settimane fa, nella palestra di via dell’Olimpo, a Palermo. E, dopo aver incassato il colpo, Valeria Grasso, la donna che ha incastrato i suoi estorsori, oggi sottoposta al programma di protezione per i testimoni di giustizia, ha dato la sua risposta trasversale donando tutta l’attrezzatura ginnica della sua palestra di San Lorenzo alla scuola “Giovanni Falcone” dello Zen, dove i raid vandalici ormai non si contano neanche più. Un gesto importante perché quegli attrezzi andranno a comporre l’area attrezzata della palestra, le cui attività non saranno solo rivolte ai ragazzi, agli alunni della scuola, ma anche alle loro famiglie. Una pagina di solidarietà nel libro nero di una scuola abbandonata a sé stessa, una situazione che grava tutta sulle spalle di Domenico Di Fatta che, svolgendo il suo lavoro, va ben al di là del semplice ruolo di preside.

La storia comincia circa un anno fa. Valeria Grasso organizza la “Giornata del sorriso” a cui sono invitati gli alunni della Falcone e due case famiglia. “Quando sono arrivati in palestra avevano volti scuri – racconta la Grasso a Livesicilia – seppur ad attenderli c’erano regali e altre sorprese. Come se diffidassero, a loro pareva una presa in giro”. Ma poi, durante la giornata, i loro volti sono cambiati, e alla diffidenza si è sostituita la gioia. “E a me per prima questo mutamento mi ha fatto stare bene, nonostante tutto ciò che stavo passando” spiega la Grasso. “È cambiata l’atmosfera, all’ingresso mi avevano a mala pena salutata, all’uscita mi hanno abbracciato tutti. È stata un grande emozione”.

Si chiude la giornata e, poco dopo, Valeria Grasso viene trasferita in una località protetta, in ossequio al programma di protezione testimoni in cui, nel frattempo, era stata ammessa. E proprio in quel luogo viene raggiunta dalla notizia dell’ennesimo atto vandalico contro la scuola. Della disperazione del preside Di Fatta che, provocatoriamente, era arrivato a dire che fosse necessario spostare le sede della scuola. “Questi ragazzi non hanno niente” ha pensato la Grasso mentre dentro sé montava la convinzione di voler fare qualcosa per loro. “Così ho valutato e deciso di donare alla scuola tutta l’attrezzatura della palestra di San Lorenzo”, dice Valeria Grasso citando quell’attività che è all’origine di tutti i suoi guai, quella in cui le veniva imposto il pagamento del pizzo.

Grazie anche al contributo di Donne Impresa di Confartigianato Palermo, di cui la Grasso è presidente, le pareti sono state ritinteggiate e il locali sanificati. Ora la palestra è pronta e la consegna delle attrezzature donate avverrà il prossimo 3 dicembre, nell’ambito della manifestazione “Piantala” organizzata dall’assessore alla Scuola del Comune di Palermo, Barbara Evola, e dalla “Vivi Sano Onlus” presieduta da Salvatore Amato e di cui è socia anche Daniela Prestigiacomo, la titolare della TecnoZinco che, racconta il preside Di Fatta: “Ha già dato un suo contributo installando una cancellata in ferro e le sbarre alle finestre degli uffici diverse volte divelte dai vandali”. Domenico Di Fatta vuole anche rendere merito all’impegno del ministero dell’Istruzione per la fornitura dei pc che erano stati rubati e alla “Enel Cuore onlus” per un progetto di circa 200mila euro che servirà a innalzare la recinzione attorno alla scuola. “A questi si aggiungono anche gli studenti dell’Accademia di belle arti di Palermo, che hanno restaurato il busto di Giovanni Falcone, sfigurato proprio in occasione del ventennale della strage di Capaci, e la pittrice che lunedì scorso, al teatro Golden, durante la ‘Cantata per la morte di Falcone e Borsellino’, ha realizzato un’opera che ha donato alla scuole” spiega il preside.

Questa zona – conclude la Grasso parlando dello Zen – è in realtà il cuore di Palermo e c’è bisogno di dare segnali di pace ai ragazzi che sono il futuro. Io sono dovuta andare via per dare ai miei figli la possibilità di crescere bene, ma non riesco a fermarmi per questa città. Alla fine per cambiare non ci vuole molto e ciò che ho potuto fare, l’ho fatto. E mi ha dato grande gioia”.


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