Una panchina rossa| contro il femminicidio

di

12 Novembre 2016, 09:11

2 min di lettura

SANTA VENERINA – Violenza sulle donne e femminicidio. Questi gli argomenti delle iniziative di sensibilizzazione dei giovani, organizzate dal Comune di Santa Venerina – Assessorato alla Solidarietà Sociale,  e dall’Istituto Comprensivo di Santa Venerina. La violenza sulle donne  e la sua estrema conseguenza, il femminicidio, rappresentano una della grandi piaghe della società di oggi.

Due gli appuntamenti organizzati insieme agli studenti della scuola media. Lunedì 14 novembre, nell’aula magna dell’Istituto Comprensivo di Via Aldo Moro, le madri di Giordana Di Stefano e Maria Rita Russo, due donne vittime di femminicidio, porteranno le loro testimonianze agli studenti.  Sarà presente anche la mamma della piccola Laura.  Per  aiutare i ragazzi  nella comprensione delle testimonianze e del fenomeno sarà presente anche la dottoressa Rosaria Spicuzza, psicologa, psicoterapeuta specializzata in psicologia scolastica.

Nella mattinata di mercoledì 16 novembre, alle ore 9.30, presso la Casa del Vendemmiatore di via Trieste, si esibiranno diversi artisti. A seguire si svolgerà un corteo degli studenti che si dirigeranno verso la villa comunale di Piazza Roma, dove i ragazzi dipingeranno di rosso una panchina, simbolo della lotta al femminicidio.

Articoli Correlati

“Nemmeno un paese piccolo e tranquillo come Santa Venerina  – dichiara l’Assessore alla Solidarietà Sociale Maria Assunta Vecchio  – è  stato esente dall’essere toccato da  gravissimi   episodi di soprusi e  femminicidi. Nello sportello antiviolenza attivato presso il Comune  arrivano segnalazioni preoccupanti da parte di donne sempre più giovani. Per questo riteniamo giusto intervenire sui  giovanissimi,  per una forma  di  prevenzione e una  speranza  di cambio culturale”.

Lo sportello antiviolenza è aperto la mattina dal lunedì al venerdì e  il martedì e giovedì  anche di pomeriggio. Il Dirigente Scolastico Mariangiola Garraffo afferma: “I temi sulla donna e in particolare modo sulla questione del femminicidio non hanno età. Si deve partire da una corretta educazione di genere per instillare nell’animo dei discenti, il significato del rispetto per la persona”.

Pubblicato il

12 Novembre 2016, 09:11

Condividi sui social