Undici colpi per uccidere Migliore| Stava andando a comprare la frutta - Live Sicilia

Undici colpi per uccidere Migliore| Stava andando a comprare la frutta

Le indagini sull'omicidio di Belmonte Mezzagno

PALERMO – Almeno undici di pistola calibro 7.65 sono stati esplosi per uccidere Alessandro Agostino Migliore.

L’uomo, 45 anni, ha fatto in tempo a salire sulla sua macchina, ad infilare la chiave nel cruscotto e poi è stato crivellato. Nessuno ha visto qualcosa. Qualcuno ha solo sentito il rumore dei colpi di pistola.

I colpi sono stati esplosi tutti lateralmente dal finestrino lato guida. Come faceva quasi tutte le mattine Migliore era uscito presto dalla sua casa di via Palmiro Togliatti. Una stradina stretta, come mille altre. Stava andando a comprare la frutta per rifornire il supermercato che gestiva in paese.

Ufficialmente incensurato e da tutti descritto come un grande lavoratore. Un grande lavoratore che però è rimasto vittima di un agguato la cui matrice mafiosa appare indubbia.

Fratello di Giovanni Migliore, in carcere per mafia e in attesa di conoscere il suo destino processuale (c’è una richiesta di condanna a 14 anni), e amico di Giuseppe Benigno che lo scorso dicembre è rimasto vivo per miracolo. I carabinieri del Nucleo investigativo stanno facendo il punto con il procuratore aggiunto Salvatore De Luca, che coordina le indagini sulla mafia di Palermo e provincia.

È la quarta vittima in poco più di un anno. Tre morti, ma anche un tentato omicidio. Più che un regolamento di conti fra fazioni, sembrerebbe che a Belmonte Mezzagno qualcuno abbia deciso di fare piazza pulita dei nemici. E i killer sono ancora in giro. Finora le indagini ci hanno detto che l’ultimo capomafia del mandamento sarebbe Salvatore Tumminia, da alcuni mesi in carcere.

 


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