17 Maggio 2021, 19:59
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“Il futuro che abbiamo di fronte, a partire dall’esigenza di affrontare i drammatici effetti economici della pandemia da Covid-19, delinea sfide epocali ed impone una visione che ricostituisca dalle fondamenta le Istituzioni europee alla quale siamo chiamati a contribuire portando l’esperienza e la cultura del popolarismo europeo”. Così il vicepresidente della Regione siciliana e presidente del gruppo interregionale del CdR sulle regioni insulari, Gaetano Armao nel corso della “The conference on the future of Europe: A Mediterranean perspective”, evento del Gruppo Ppe al Comitato europeo delle Regioni (CdR) nell’ambito delle iniziative #EPPLocalDialogue, cui sono intervenuti il presidente della Regione di Gozo Samuel Azzopardi, Giuseppe Milazzo, il sindaco di Montalto di Castro Sergio Caci e l’esperto UE Peter Agius. La conferenza è stata moderata da Leonardo Di Giovanna.
“In questo contesto rileva il ruolo geostrategico di frontiera d’Europa della Sicilia, luogo ove si dispiega la più importante rete di back-bone per interconnessioni digitali tra gli emisferi del mondo o quella dei cavi e dei tubi nei quali scorrono energia o fonti energetiche, mentre il canale di Sicilia, divenuto uno ‘stretto strategico’ di un ‘Mare conteso’, percorso da decine di migliaia di navi-cargo provenienti da Suez diviene scenario di uno scontro tra forze mondiali che ne fa uno degli snodi della geopolitica più rilevante per i prossimi anni”, aggiunge.
“La Regione siciliana ha recentemente riacquisito, con il lavoro degli europarlamentari e con la presidenza della Commissione Intermediterranea della CPRM del presidente Musumeci e quella dell’intergruppo per le isole presso il Comitato europeo delle Regioni, affidata al sottoscritto, un ruolo centrale nelle politiche europee nei prossimi anni e che sarà ulteriormente rafforzato dal coordinamento della Commissione Affari europei ed internazionali recentemente conferita dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome – conclude – Sarà quindi la Regione siciliana a svolgere, sino al 2026, il delicato ruolo di interfaccia tra tutte le Regioni italiane, il governo nazionale e le Istituzioni europee con riguardo alla nuova programmazione europea 21-27, all’implementazione delle misure del Recovery Fund, ma anche alle politiche nazionali di coesione”. (ANSA).
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17 Maggio 2021, 19:59