23 Novembre 2013, 17:24
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PALERMO – La polemica arriva in un piovoso weekend di novembre. Destinataria l’assessore-studentessa, oggi titolare della Formazione del governo Crocetta ma fino a ieri leader di un’associazione studentesca. Così Nelli Scilabra finisce nella bufera per le prime elezioni universitarie alle quali non partecipa più da leader studentesca: le elezioni in questione sono quelle dell’Ersu, e a sollevare le polemiche sono le altre associazioni, che accusano l’assessore di avere orchestrato una trama per escludere dalla consultazione tutte le liste meno una. Quale? Quella della Rum, la sua associazione studentesca.
A protestare sono Run, Vivere Ateneo e UniXcento. Che in una nota “manifestano profonda indignazione per la decisone di una commissione elettorale, istituita solo ieri, di escludere la lista dalla competizione elettorale”. Ieri, infatti, la commissione elettorale ha analizzato le liste e, come si evince dal verbale pubblicato sul sito dell’Ersu, ha deciso di escluderne due su tre: la lista Run- Vivere Ateneo-UniXcento e la lista Uniattiva. E se quest’ultima è stata esclusa perché avrebbe presentato i documenti in ritardo, sulla prima è caduta un’accusa più specifica: oltre ad aver candidato uno studente che secondo la commissione non avrebbe i requisiti, infatti, la lista ha “presentato un contrassegno inferiore ai cinque centimetri”. Simbolo troppo piccolo, insomma. Ma gli studenti non ci stanno: “La commissione è stata indicata da Nelli Scilabra – accusano – e il contrassegno era stato presentato anche in formato digitale”. Insomma, per dirla con gli universitari esclusi, “il verdetto della commissione é agghiacciante”.
Pronta la controreplica della Rum. “La legge non ammette ignoranza. La responsabilità per l’esclusione della lista in questione è imputabile solo ed esclusivamente ad una lettura ignorante dei bandi elettorali. Cosa ‘agghiacciante’ è che tale interpretazione sia fatta da chi vuole ricoprire ruoli di rappresentanza all’interno dell’Ersu”. L’associazione, che in una nota specifica di “non essere l’associazione di proprietà di nessuno”, lancia quindi una sfida: “Ci auguriamo che le associazioni escluse vengano riammesse alla competizione elettorale, sanando, se i termini di legge lo consentono, le irregolarità riscontrate dalla commissione elettorale. Non ci spaventano le competizioni elettorali”.
All’Ersu, però, gettano acqua sul fuoco. “La commissione – dicono dall’ente – ha solamente verificato il rispetto delle regole prefissate dal decreto del rettore per l’ammissione alle elezioni. La commissione, del resto, è stata nominata su indicazione rettoriale”. Ma c’è di più: “Non c’è nessuna volontà di escludere alcuno – assicurano dall’Ersu -, tant’è che la stessa commissione, al fine di garantire la più ampia partecipazione democratica, ha contestualmente fissato il termine per eventuali ricorsi alle ore 15 di lunedì 25. La possibilità di presentare ricorsi non era prevista dal bando”. Insomma, per i ricorsi c’è tempo. E, fanno intuire dall’Ersu, non sarà necessario rivolgersi al Tar, come invece la trafila prevedeva.
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23 Novembre 2013, 17:24