Università di Catania, trovati resti di elefante nano: ha 200mila anni

Trovati i resti di un elefante nano di 200mila anni fa nel Siracusano

A occuparsi della scoperta è Fabio Branca dell'Università di Catania

CATANIA – Nel Siracusano, a Fontane Bianche, sono stati scoperti i resti di un esemplare di Paleoloxodon mnaidriensis risalente a 200mila anni fa, un elefante nano vissuto in Sicilia nel Pleistocene tra 200mila e 150mila anni fa.

A segnalare il ritrovamento di un affioramento di diversi resti di macrofauna vertebrata della specie estinta (Adams, 1874) è stato Fabio Branca, geologo dell’università di Catania.

Il territorio del sud-est non è nuovo a rinvenimenti analoghi, a pochi chilometri di distanza spiccano i ritrovamenti di alcuni esemplari di Palaeoloxodon, provenienti dalla Grotta di Spinagallo, tra cui il più importante è il Palaeoloxodon Falconeri, oggi ospitato dal museo di Paleontologia del Dsbga dell’università etnea e nel museo archeologico regionale “Paolo Orsi” di Siracusa.

“Questo ritrovamento si trova inserito, pertanto, in un contesto dove ricadono riserve naturali, zone speciali di conservazione e geositi – spiegano gli esperti -. Si tratta di uno scrigno di geodiversità che merita di essere studiato e tutelato al fine di consegnarlo alle generazioni future garantendo una fruizione ecosostenibile”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI