Università e ricercatori | Bando per 104 posti

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06 Giugno 2018, 17:27

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Sogni un presente e, chissà, un futuro in cattedra? All’Università di Palermo si aprono le prospettive per i giovani che vorrebbero tentare la sorte.

Un decreto del rettore dell’Università di Palermo Fabrizio Micari mette a bando 104 posti per dottori di ricerca da impiegare in 19 corsi di dottorato. Dei 104 posti 22 sono dedicati a studenti laureati all’estero. I 104 vincitori saranno premiati con la borsa di studio dal valore di circa 15mila euro lordi all’anno. Questi soldi saranno comunque erogati nei tre anni di durata del dottorato se i vincitori, di anno in anno, completeranno il programma delle attività previste. La metà dei posti per ogni concorso, inoltre potrà essere attribuita senza la concessione della borsa di studio.

Per potersi candidare occorre avere conseguito un titolo accademico fra quelli indicati nel bando: una laurea specialistica, una laurea magistrale, un diploma di laurea del vecchio ordinamento ovvero un titolo accademico all’estero in un corso di almeno quattro anni. Il titolo presentato deve essere coerente con l’area disciplinare collegata al dipartimento che propone il dottorato. Potranno così partecipare ad uno dei concorsi i laureati in una delle seguenti aree disciplinari: Architettura, Biomedicina e Oncologia, Ingegneria nelle sue varie declinazioni, Giurisprudenza, Psicologia, Matematica e Informatica, Agraria, Economia aziendale e statistica, Fisica e chimica e, infine Scienze umanistiche.

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Possono partecipare al concorso coloro che sono già dottori di ricerca. Questi saranno ammessi nel numero dei senza borsa se nella prima esperienza l’hanno già ricevuta. Al momento della presentazione dell’istanza che dovrà avvenire entro il 20 luglio i candidati dovranno presentare il proprio curriculum nel formato europass, l’elenco dei titoli posseduti e delle loro pubblicazioni, il piano di studi con cui si sono laureati e i voti ottenuti, una sintesi in cinque pagine del progetto di ricerca che si intende sviluppare, il documento di identità e qualora disabili per più del 66% il certificato attestante la disabilità. Le richieste inizieranno a essere valutate dalle commissioni in due modalità, a seconda del concorso. Per alcuni posti la valutazione sarà solo dei titoli e di un colloquio. Per altri corsi di dottorato invece è prevista una prova scritta. Le prove saranno volte a verificare l’attitudine alla ricerca per i candidati che mirano a conseguire così il titolo di dottore di ricerca e magari ad avviare in questo modo una carriera nel mondo universitario.

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06 Giugno 2018, 17:27

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