L’Università di Palermo è pronta | ad ospitare gli studenti aquilani

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13 Aprile 2009, 15:54

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L’Ateneo di Palermo si mobilita per prestare aiuti qualificati nell’Abruzzo colpito dal terremoto e per ospitare parte dei 27 mila studenti universitari aquilani rimasti senza sede e senza corsi. Il corso di laurea in Restauro e conservazione dei Beni culturali, d’intesa con il Centro regionale per la progettazione e il restauro, ha raccolto l’adesione di 34 fra laureati e studenti del corso specialistico. Intendono occuparsi del soccorso alle centinaia di opere d’arte pittoriche e lignee pesantemente danneggiate dal terremoto con l’organizzazione dei depositi per il ricovero dei reperti, l’inventario, la nuova catalogazione, l’imballaggio, la messa in sicurezza, il preconsolidamento. L’iniziativa e’ coordinata dal professore Rosario De Lisi, che sta organizzando una task force comune con gli analoghi corsi di laurea di Torino e Urbino, nell’ambito del progetto nazionale guidato dalla Protezione civile dei beni culturali.
Tutela del patrimonio artistico, ma anche ricognizioni e verifiche di agibilita’ degli edifici danneggiati. A questo collaboreranno sette tra dottorandi, assegnisti e giovani laureati dei corsi in Ingegneria strutturale, con il coordinamento di Maurizio Papia del dipartimento di Ingegneria strutturale e geotecnica, che e’ stato responsabile di quattro unita’ di ricerca nazionali per studi in tema di vulnerabilita’ sismica di edifici in cemento armato.
L’Universita’ si mobilita anche per ospitare parte dei 27 mila studenti universitari aquilani rimasti senza sede e senza possibilita’ di proseguire nel loro percorso di studi per un periodo non definito. Il rettore Roberto Lagalla ha chiesto all’Ersu, l’Ente regionale per il diritto allo studio, di reperire alloggi da mettere a disposizione degli studenti aquilani, mentre alcuni privati hanno offerto gratuitamente all’Ateneo la disponibilita’ di immobili.
“Riscontriamo una solidarieta’ concreta e operativa – dice il rettore – sia all’interno dell’Ateneo sia da parte di soggetti che vedono nell’Universita’ il punto di riferimento scientifico per portare avanti progetti e iniziative. Aspettiamo adesso un quadro di regole a livello nazionale per ospitare parte degli studenti dell’Aquila, gia’ cosi’ pesantemente colpiti, in modo che non perdano l’anno accademico”.
Il rettore ha scritto al ministro Mariastella Gelmini per chiedere indicazioni su come consentire agli studenti di seguire le lezioni e sostenere gli esami a Palermo. Per questo hanno gia’ dato la disponibilita’ i due corsi di laurea in Biotecnologie (quello in Biotecnologie, presieduto da Salvatore Feo, e quello in Biotecnologie per l’industria e la ricerca scientifica, guidato da Anna Maria Puglia) rispondendo all’iniziativa lanciata da Gennaro Marino, presidente della Conferenza nazionale permanente delle facolta’ e dei corsi di laurea in Biotecnologie. Analoga mobilitazione da parte dei corsi di laurea in Discipline ambientali.

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13 Aprile 2009, 15:54

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