08 Luglio 2015, 13:07
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CATANIA – Un nuovo sopralluogo della commissione Patrimonio. Ancora una visita per verificare come, nonostante le ripetute denunce sullo stato di abbandono che negli anni sono state effettuate, la situazione non è cambiata di una virgola. Anzi, qualche novità c’è, in peggio. E’ il Palanesima, struttura sportiva costata fior di milioni e realizzata in occasione delle Universiadi del 1997, oggi in condizioni disastrose. All’azione del tempo e dell’incuria, si sono aggiunti infatti i vandali che, complice l’assenza di qualsiasi forma di controllo, hanno portato via materiali vari e distrutto il resto.
“Uno scempio – afferma Salvo Tomarchio, presidente della nona commissione consiliare permanente. Non si può definire diversamente l’indecoroso spettacolo che ci siamo trovati davanti agli occhi. Una struttura costata milioni totalmente abbandonata – aggiunge – e condizioni di pericolo delle quali nessuno sembra interessarsi”. Tomarchio denuncia come, all’interno della struttura, si introducano regolarmente ragazzini che, date le condizioni, potrebbero farsi male giocando tra i veti rotti e i tombini scoperti. “Il rischio è che qualcuno possa farsi veramente male” – incalza.
Preoccupazioni condivise dagli altri membri della commissione – i consiglieri Catalano, Trichini, Zappalà, Saglimbene, Sofia e Saverino – che sembrano intenzionati a coinvolgere la Procura della Repubblica per accertare responsabilità ed eventuali colpe. “Non è tollerabile tutto questo – afferma Giuseppe Catalano. Ci sono dei responsabili che devono pagare non solo con la galera ma con il loro patrimonio per risarcire alla città le loro scellerata negligenza. Catania ha pochi impianti – continua – e le associazioni sono costrette a pagare per usufruire delle strutture, e poi abbandoniamo all’incuria un impianto stupendo”.
La richiesta, che sarà avanzata all’amministrazione attraverso un’interrogazione, è di capire l’ammontare dei danni e se c’è la possibilità di recuperare il palazzetto dello sport. “Sarebbe importante non solo per lo sport – conclude Tomarchio – ma anche per il quartiere e il territorio”.
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08 Luglio 2015, 13:07