01 Febbraio 2012, 19:19
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E’ stata tutto il giorno a girare per i corridoi del tribunale. Aveva la faccia spaesata di chi non sa dove si trova, né perché. Però la sentenza è arrivata e l’ha colpita. I giudici della terza sezione del tribunale di Palermo hanno condannato a 8 anni di carcere un uomo per abuso su minore e la sua compagna, madre della vittima, a 5 anni e 4 mesi. La sua colpa è stata quella di non aver impedito la violenza e, quindi, ha concorso nella violenza.
La vicenda, che ha coinvolto una famiglia di immigrati originari del Ghana, nasce quando la piccola, che ai tempi aveva sei anni, è stata portata in ospedale per un’emorragia. Ai medici è parso chiaro che si trattasse di maltrattamenti e, quindi, il caso è stato segnalato agli investigatori e il tribunale dei minorenni ha assegnato al bimba a una struttura. In quel contesto al piccola ha raccontato gli abusi subiti a casa da parte del compagno della madre, la quale ha negato, non solo le violenze, ma anche di avere un convivente.
La bimba, sentita in un incidente probatorio con l’assistenza di uno psicologo ha confermato le violenze, raccontandole fin nei dettagli. La piccola ha anche aggiunto che vittima degli abusi erano anche una sorella e un fratello. La prima, dopo una perizia psicologica, ha negato. Il secondo non esisteva nemmeno. Ma, dalle indagini, è emerso anche che la donna effettivamente un compagno l’aveva e che questi l’aveva anche ingravidata. Il pm Carlo Lenzi che rappresentava l’accusa aveva chiesto dieci anni per l’uomo e otto per la donna. Il tribunale ha ritenuto fondate le denunce condannando i due anche se a pene leggermente più lievi.
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01 Febbraio 2012, 19:19