08 Agosto 2015, 11:34
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PALERMO – “Un disastro annunciato da tempo sul quale, nonostante le reiterate richieste ben documentate dell’Ente parco delle Madonie, il legislatore non ha ancora preso gli idonei provvedimenti, lasciando al caso ed alla fortuna la risoluzione di un problema atavico. Ora il tempo è scaduto”. Lo dice dal presidente del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto, alla notizia della morte di un uomo in contrada Mollo di Cefalù, per attacco di cinghiali selvatici.
“Ho partecipato – aggiunge – a decine di riunioni e tavoli tecnici, in cui abbiamo proposto, fin dal 2010, l’unico sistema ritenuto idoneo a frenare il proliferare di questi animali ibridi inselvatichiti, e cioè l’abbattimento selettivo supervisionato dalle forze dell’ordine, sul quale abbiamo anche riscosso il favore delle autorità, ma finora nulla e’ cambiato. Vorrei precisare che in questa vicenda l’ente parco è una vittima, al pari dei cittadini, perchè c’e’ a rischio la vita dei cittadini e l’equilibrio di un ecosistema complesso che sta mutando senza che sia stata adottata una soluzione definitiva, che ha cercato e cerca di proporre al legislatore regionale idonee soluzioni”.
“Ho già parlato con gli assessori di riferimento, Maurizio Croce e Sara Barresi, che si sono detti disponibili ad adottare le soluzioni più idonee e soprattutto celeri, un emendamento in tal senso è già stato depositato in commissione ambiente dall’assessore Croce che ha accolto il nostro grido di allarme”. ”Alle famiglie – aggiunge – colpite vanno la nostra solidarietà ed il nostro sentito cordoglio, oltre all’impegno che l’ente parco non si fermerà fin quando non venga trovata una soluzione seria ed una norma concreta in grado di mettere fine a questa tragedia”.
“Più volte è stato segnalato il pericolo dei cinghiali e per questo è stata chiesta anche una campagna di abbattimento controllato. Ma non è stata mai adottata alcuna misura”. Il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, solleva critiche per una gestione, a suo giudizio inadeguata, dell’emergenza provocata dalla crescente presenza di cinghiali nelle contrade di Cefalù e nel territorio del Parco delle Madonie. “I sindaci del comprensorio – dice – hanno posto il problema negli incontri che si svolti in varie sedi. Siamo colpiti e profondamente addolorati per quanto accaduto. Ma anche molto arrabbiati, perché questa è una tragedia annunciata. Da tempo chiediamo che la Regione vari una legge per l’abbattimento controllato di una fauna, quella dei suidi, che, cresciuta a dismisura, danneggia le colture e, sopratutto, incute timore negli abitanti. Più incontri si sono succeduti, su nostra richiesta in Prefettura”.
“E’ dell’ottobre scorso – prosegue Lapunzina – l’audizione, presso la quarta commissione dell’Ars del presidente dell’Ente Parco Madonie. A nome dei sindaci ha ribadito la richiesta di misure urgenti, per permettere l’abbattimento degli animali. Ora la tragedia che, nella nostra società, pare essere un elemento necessario a smuovere le coscienze”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il governatore della Regione Siciliana, Rosario Crocetta. “Premesso che i parchi attualmente godono di gestione autonoma, – dice -occorre definire immediatamente un piano di messa in sicurezza insieme ai direttori dei parchi, per tutte le aree fruibili dai cittadini. Nella giunta di lunedì delibereremo in tal senso. Il problema dell’eccessivo popolamento dei cinghiali, già nel ddl sui parchi è affrontato. Chiederemo al presidente della commissione Ambiente di estrapolare l’articolo in modo tale da inserirlo nel primo ddl utile che verrà discusso in aula. Ma intanto un piano di sicurezza immediato”.
Antonello Cracolici: “Bisogna attivare un piano straordinario per il controllo e la gestione dei cinghiali selvatici nel Parco delle Madonie: chiederò al presidente Crocetta di dichiarare, già nella riunione di giunta di lunedì, lo stato di emergenza ed affidare alla Protezione civile regionale il compito di approntare immediatamente un intervento per garantire la sicurezza dei cittadini e le colture agricole del territorio madonita. I recenti, drammatici fatti di cronaca – aggiunge – segnalano un problema che ciclicamente si ripropone, rispetto al quale è necessario dare una risposta ferma e duratura”.
L’Assessore Regionale dell’Agricoltura Rosaria Barresi esprime il proprio profondo cordoglio alla famiglia dell’uomo morto a seguito dell’aggressione di un cinghiale a Cefalù ed alla comunità locale tutta. “L’aumento indiscriminato delle specie animali selvatiche o inselvatichite è problema che l’assessorato Regionale dell’Agricoltura – dice – non ha mai sottovalutato, rappresentando anche alla Commissione attività produttive dell’Assemblea regionale siciliana la necessità di adoperarsi affinché venga esaminato nel più breve tempo il disegno di legge di modifica della legge regionale n. 33/97 che regolamenta la materia”. “Con l’attuale legge – continua – la Regione è nella impossibilità di attivare un qualsiasi strumento limitativo e di contrasto, fatta salva la possibilità di definire il calendario venatorio. La grave circostanza appena accaduta sarà ulteriore stimolo per sollecitare il parlamento regionale ad una immediata e urgente modifica della norma”. “In presenza di fatti gravi che minaccino la pubblica incolumità – dichiara l’assessore Barresi – solo i sindaci e i prefetti hanno il potere di emanare ordinanze. Come assessore dell’Agricoltura mi impegno – conclude – a mettere a disposizione il Dipartimento delle Risorse Rurali con gli agenti della forestale a collaborare con ogni risorsa possibile negli interventi di controllo del territorio”.
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08 Agosto 2015, 11:34