22 Agosto 2013, 11:10
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Quattro concerti di fine estate:
23 agosto Luna Rossa con un Tributo a Renzo Arbore
24 agosto Mario Incudine con la sua band Un nuovo progetto per rendere Ustica un’isola piena di musica. Dei generi più disparati visto che la piccola isola di fronte Palermo si apre al jazz d’ autore, ma anche alle note etniche, alla musica popolare e al rock. Il progetto “Ustica, l’isola della musica”, nato da un’idea di Angelo Butera e promosso dall’Assessorato regionale al Turismo e dal Comune di Ustica, prevede un primo passo quest’estate con quattro concerti e un coinvolgimento più ampio l’anno prossimo quando la rassegna accoglierà anche danza e cinema. Dopo il primo appuntamento con gli “A noi ci piace vintage”, il 23 agosto alle 22 in piazza Umberto I, ad Ustica, toccherà all’ Orchestra Luna Rossa con un divertente “Tributo a Renzo Arbore”. I brani del repertorio classico napoletano e i pezzi cult che Arbore ha creato e riarrangiato (da ‘O Sarracino a Cocorito, da Luna rossa a Vengo dopo il TG, da Caravan petrol a Pigliate ‘na pastiglia). Sul palco anche una danzatrice del ventre che di volta in volta si inserirà quando i brani ricorderanno melodie orientali. Nella band: Pino Bravo e Antonella D’Amato (voci soliste), Piero Di Stefano (chitarra classica ed elettrica e voce), Pippo Cirrito (chitarra acustica), Toty Patellaro (tastiere e voce), Leonardo Bartolone (tastiere), Paolo Capritta (batteria), Mimmo Cardella e Veronica Trusso (percussioni), Alessio Arena (basso), Raimondo Di Matteo (sax, fiati e voce), e la danzatrice Deborah Serina.
Sabato 24 (sempre alle 22 in piazza Umberto I) toccherà invece a Mario Incudine e la sua band: il concerto “Italia Talìa” sarà chiuso dai fuochi d’ artificio di fine estate. “Italia Talìa”, è l’ultimo progetto musicale con cui il cantautore ennese, dopo aver affrontato il tema dell’immigrazione con “Anime migranti” e quello dell’Unità d’Italia con “Beddu Garibbardi” propone tredici brani originali, capaci di affrontare storie del nostro tempo. Un invito ad aprire gli occhi per ammirare, stupirsi, ma soprattutto per prendere coscienza della realtà e risvegliarsi dal sonno. È il grido di “Italia talìa”, ovvero “Italia, guarda”: il cantautore siciliano, portabandiera nel mondo del sound siculo e autore di musiche per teatro e cinema, ancora una volta si affida alla lingua siciliana (che in questo progetto lascia spazio anche a quella italiana) per rivolgersi al suo pubblico e raccontare – in un puzzle di luci e ombre – storie di oggi. I suoni sono quelli sbocciati e miscelati nel bacino del Mediterraneo associati a batterie e chitarre elettriche che iscrivono il disco nella più contemporanea world music. La minirassegna si chiuderà il 31 agosto: il trombettista Vito Giordano riceverà il premio “Bruno Martino” intitolato al pianista, cantante e compositore romano, scomparso nel 2000, autore di “Estate”, struggente brano portato al successo internazionale dal cantante-chitarrista brasiliano Joao Gilberto.
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22 Agosto 2013, 11:10