05 Agosto 2010, 15:19
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Padre e figlio, Mariano e Sebastiano Bosco, rispettivamente di 53 e 26 anni, sono stati arrestati dai carabinieri a Santa Maria di Licodia, in provincia di Catania, con l’accusa di aver prestato denaro ad un imprenditore agricolo, costringendolo ad un tasso usurario annuo del 120 per cento. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Assunta Musella, sono state avvoate dopo la denuncia della vittima, che ha detto ai militari che da 18 mesi era in difficoltà economiche e per questo aveva deciso di rivogersi ai due chiedendo un prestito di 3.000 euro. L’imprenditore sarebbe stato costretto a versare ogni mese 300 euro a titolo di interesse usurario (per un tasso mensile del 10%) per un importo complessivo di 5.400 euro. La vittima, alla quale era stato peraltro richiesto un ulteriore versamento di 4.000 euro o, in alternativa, la cessione della propria casa, sarebbe anche stata minacciata di morte e malmenata, riportando la frattura del setto nasale. Padre e figlio sono stati bloccati dai carabinieri nei pressi di un distributore di carburanti del paese, luogo fissato per la consegna del denaro. In casa di Sebastiano Bosco i militari hanno trovato 7.500 euro in banconote di grosso taglio, nove assegni bancari di vari istituti di credito per circa 20.000 euro. Sequestrati anche appunti manoscritti con nomi di piccoli commercianti e lavoratori dipendenti con a fianco importi, verosimilmente riferibili ad altri prestiti, un libretto di deposito a risparmio e titoli bancari.
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05 Agosto 2010, 15:19