Usura, maxisequestro da 7 milioni

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20 Luglio 2011, 13:41

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I fratelli Giuseppe e Maurizio Sanfilippo risultavano poveri, o quasi. Ed invece avevano accumulato una fortuna. Oggi quantificata in sette milioni di euro e finita sotto sequestro. L’operazione è del gruppo Tutela mercato capitali del nucleo di Polizia tributaria di Palermo. A coordinarla i pubblici ministeri Dario Scaletta e Marco Verzera. Nell’elenco dei beni sequestrati ci sono diciotto immobili, tra cui ville e appartamenti, una tabaccheria a Misilmeri, undici automobili e fuoristrada (erano la grande passione dei due fratelli) e sedici tra conti correnti e posizioni bancarie.

Un impero che fa a pugni con l’attività ufficiale dei Sanfilippo: venditori ambulanti di biancheria e calzature. Una sproporzione che ha fatto scattare le indagini delle fiamme gialle. I sanfilippo erano diventati, secondo l’accusa, un punto di riferimento nel mondo dei prestiti ad usura. Forse perché praticavano tassi di interessi che seppure da capogiro, intorno al 70 per cento, erano ben al di sotto del 150 per cento applicato da altri strozzini della città.

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La svolta nelle indagini è arrivata il 5 maggio scorso quando Rubens D’Agostino, collaboratore dei Sanfilippo, è stato arrestato in flagranza di reato. Lo hanno beccato nei pressi di un bar mentre minacciava e picchiava una vittima non in regola con i pagamenti. Non è l’unico. Piccoli commercianti in crisi, impiegati e pensionati in difficoltà, gente che non aveva accesso al credito, lecito e tradizionale: in tanti si sono rivolti ai Sanfilippo. E da tutte le parti della città: da Borgo Nuovo fino al salotto buono di via Libertà. Adesso i finanzieri sperano che le vittime trovino il coraggio di denunciare. Nel frattempo, si indaga sulla rete dei collaboratori. Non c’era solo D’Agostino alle dipendenze dei Sanfilippo.

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20 Luglio 2011, 13:41

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