Usura, sequestro da un milione | a un commerciante di Leonforte

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07 Marzo 2014, 11:24

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ENNA – Avrebbe movimentato illecitamente, per tre anni di fila dal 2008 al 2010, nei conti correnti bancari personali e intestati ai familiari, somme di denaro per circa 13 milioni di euro. Operazioni che consentivano di prestare contanti ad imprenditori e commercianti in difficoltà economiche, ai quali poi Ettore Forno, 47 anni, imprenditore di Leonforte, in provincia di Enna, applicava tassi di usura. A scoprire il giro d’affari illecito di Forno, titolare di un negozi di prodotti di telefonia mobile, sono state la Dia di Enna e di Caltanissetta a seguito di una lunga indagine condotta con l’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientale e numerosi accertamenti bancari.

E’ quindi emerso anche che il responsabile di agenzia di un istituto bancario di Leonforte avrebbe aiutato il commerciante nelle manovre bancarie che gli avrebbero consentito di muovere ingenti somme. Denaro, secondo l’accusa, che Forno avrebbe prestato ad imprenditori locali in crisi e ai quali avrebbe applicato un tasso di usura. A Forno, che al fisco, aveva dichiarato un reddito modesto, la Dia ha sequestrato aziende e beni immobili per un valore complessivo di oltre un milione di euro.

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Sigilli, infatti ad una lussuosa villa di tre piani con piscina a Nissoria, nell’Ennese; un ampio appartamento in una zona residenziale di Catania. Sequestrate inoltre le quote di partecipazione della società “Fema Sas” di Leonforte, intestata ad Angelo Mandione che opera nel commercio all’ingrosso ed al dettaglio di prodotti alimentari, non alimentari e pasticceria, nonché per la gestione ed il noleggio di video giochi. A Forno erano anche intestate rispettivamente la metà ed il 40 per cento delle quote di partecipazione al capitale delle società “Costruzioni F.I. srl” e “B.I.F. Costruzioni srl”. Entrambe le aziende con sede a Leonforte si occupano di costruzione, vendita e manutenzione di edifici civili e industriali, nonché costruzione di acquedotti, fognature e movimento terra. Tra le partecipazioni societarie sequestrate il 99 per cento erano intestate alla società “Fiztel srl” che opera nell’ importazione ed esportazione di prodotti elettronici e di telefonia.

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07 Marzo 2014, 11:24

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