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Vaccini, la protesta contro la multa: la mia faccia vale 100 euro

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07 Gennaio 2022, 19:11

3 min di lettura

La multa da 100 euro una tantum per gli over 50 che si sottraggono alla vaccinazione anti-Covid scatena la polemica. A cominciare da chi con gli effetti del virus combatte tutti i giorni da due anni a questa parte. Numerose sono le voci che nelle ultime ore si sono alzate e in alcuni casi si tratta di personaggi simbolo. Tra gli altri, c’è la giovane infermiera della foto simbolo della pandemia, Martina Benedetti, che nel marzo 2020 pubblicò su Instagram l’immagine del suo volto segnato dalla mascherina dopo ore di lavoro nel reparto Covid.

“100 euro – si è sfogata sui social – è il prezzo della nostra salute. Delle nostre vite. Dei sacrifici che facciamo da due anni, soprattutto noi operatori sanitari. Per l’ennesima volta saremo noi frontliners a pulire tutto il fango derivante dall’assenza di decisioni forti e coraggiose”, scrive Martina su Facebook. “Scelte assurde che ricadranno sulle nostre schiene già gravate da due anni di fatica”. Grande sconcerto arriva dalla prima linea contro il Covid, da quei medici che la pandemia con la sua devastazione la stanno vivendo ogni giorno sulla propria pelle.”

Questa multa mi fa ridere, sono basita, non ne capisco l’utilità”, dice incredula Renata Colombi, capo del pronto soccorso dell’Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, la struttura in trincea contro il virus primo giorno dell’epidemia in Italia, “qui ci sono tantissimi no vax in rianimazione e sub intensiva. Arrivano in pronto soccorso già gravissimi. Faccio fatica a mettermi nei loro panni, ma mi vogliono convincere così, facendomi pagare 100 euro? Ma a maggior ragione non mi vaccino. E poi non capisco la ratio del provvedimento, se mi posso permettere di pagare i 100 euro continuo a non farmi vaccinare, altrimenti mi vaccino?”

La Federazione degli Ordini dei medici

Bocciatura anche da parte della Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo), che non vede nella sanzione un deterrente utile per i cosiddetti esitanti: “Non basta ed è inefficace”, afferma il presidente Filippo Anelli, sottolineando che “ne va della credibilità dello Stato”. “Se dobbiamo attenderci una risposta in ragione di questa sanzione, credo che non andiamo da nessuna parte. Il decreto approvato – osserva – è importante perchè ha un effetto educativo, ma serve ben altro di una sanzione di 100 euro rispetto a chi decide di non rispettare un obbligo di legge”.

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Per Anelli “servono meccanismi e sanzioni molto più pesanti e bisogna creare una rete di monitoraggio che consenta il rispetto della norma. Pagare 100 euro non sarà – aggiunge – credo un deterrente, visto che per fare i tamponi frequentemente si spende anche di più. Il vero problema è la credibilità dello Stato: se una legge non è solo pro forma bisogna prevedere strumenti adeguati per farla applicare”.

Burioni e Pregliasco

Ancora più duro il commento del virologo Roberto Burioni che su Twitter definisce “una grottesca buffonata” la sanzione da 100 euro. “Dare a chi evade l’obbligo vaccinale una multa (100 euro) una tantum più o meno equivalente a due divieti di sosta (41 euro x 2) rende l’obbligo stesso una grottesca buffonata”, afferma, “dispiace vederla arrivare da un governo che si credeva serio. Spero di avere capito male”.

Fabrizio Pregliasco, virologo del Galeazzi di Milano cerca di ammorbidire la polemica perchè “anche se la multa non è granché e soli 100 euro fanno un po’ specie, l’elemento dell’obbligo è un aspetto simbolico che riconosce l’importanza della vaccinazione come protezione per se stessi e la comunità”. “Quello che è fondamentale – dice – è l’utilizzo del Green Pass poichè con la sua applicazione mette tanti paletti a chi non ha fatto il vaccino”. “Anche l’obbligo per gli over 50 è un po’ timido, però è vero che sono quelli che rischiano di più”.

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07 Gennaio 2022, 19:11

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